Nebida: demolita la prima parte del serbatoio pensile
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La demolizione del serbatoio pensile di Nebida è entrata nel vivo.
Gli operai dell'impresa che si è aggiudicata l'appalto (dopo che il Comune ha dovuto affrontare un lungo contenzioso con la precedente ditta) sono al lavoro da circa un mese e, con l'ausilio di un'imponente gru, hanno già portato a terra la copertura in cemento armato e il primo solaio del "bicchiere" della struttura.
"Si tratta di un'operazione di demolizione molto delicata, ma finalmente stiamo ponendo rimedio a una situazione davvero seria", commenta Francesco Melis, capogruppo Pd che ha presentato diverse interrogazioni sull'argomento.
Il serbatoio pensile, alto 25 metri, è considerato un vero e proprio incubo per gli abitanti della frazione costiera di Iglesias: da anni inutilizzato, è in condizioni di instabilità che hanno creato molte preoccupazioni.
Al punto che persino il Prefetto, nel 2011, aveva sollecitato il Comune a porre rimedio a una situazione di reale pericolo.
"Eravamo tutti consapevoli delle condizioni di rischio - aggiunge Francesco Melis - e avevamo preso un impegno preciso con gli abitanti della frazione. I tempi della burocrazia e i contenziosi non hanno aiutato.
A questo si aggiunga che le operazioni sono molto delicate: basti pensare che l'impresa, di concerto con il nostro ufficio tecnico e il responsabile della sicurezza, è impegnata costantemente a monitorare anche le condizioni climatiche.
Con una lavorazione come questa, anche il vento gioca la sua parte e incide sulle valutazioni che, man mano, vengono effettuate dal coordinatore per la sicurezza".