Una telefonata emozionante quella intercorsa tra Marco Sias e Paolo Simoncelli. Il primo è il 20enne di Iglesias che nei giorni scorsi aveva rivelato di aver incontrato nei sogni, mentre era in coma a causa di un incidente col monopattino, il campione della Moto Gp morto nel 2011; il secondo è il padre del pilota.

Il giovane sardo ha ancora la testa fasciata, ha subito due interventi e per 16 giorni è rimasto nel buio profondo. Quando ha parlato col padre del “Sic” gli ha raccontato: “Suo figlio mi ha detto che sta bene e mi ha tranquillizzato assicurandomi che mi sarei svegliato e sarei tornato alla vita normale”.

Poche parole in più è riuscito ad aggiungere Massimo Sias, il padre di Marco, interrotto dall’emozione. All’altro capo del telefono, Paolo Simoncelli ha chiesto i dettagli di quanto accaduto e a spiegarglieli ci ha pensato mamma Giuliana: “Marco è rimasto in coma per 16 giorni, ci davano poche speranze, qualche medico mi diceva che nel migliore dei casi sarebbe rimasto allo stato vegetativo, quando si è svegliato non poteva parlare per via della tracheotomia. Abbiamo così dialogato tramite i messaggi scritti e da subito mi ha riferito d'esser stato risvegliato da un ragazzo con la moto. I particolari erano così precisi che quando gli ho mostrato l'immagine di Marco Simoncelli non ha avuto un attimo di esitazione nel dirmi ‘è lui’”.

Poi la promessa: “Paolo – svela Marco Sias – vorrebbe incontrarmi per un abbraccio di persona”.

(Unioneonline)

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