Da emblema della sanità efficiente a struttura in abbandono. Il destino dell'ex ospedale pediatrico "Fratelli Crobu", a Iglesias, è stato segnato già diversi anni fa, ma ora che anche l'ultimo servizio sanitario (la zooantropologia assistita, una forma più ampia della pet therapy) ha dovuto cambiare casa perché infiltrazioni d'acqua e crolli erano all'ordine del giorno, sono ancora più evidenti i segni dell'incuria. Anche Forestas (agenzia regionale che dipende dall'assessorato della Difesa dell'ambiente cui erano stati assegnati due piani) dovrà fare, a breve, le valigie per gli stessi motivi.

Sono in molti a chiedersi quali saranno le sorti della mega struttura immersa nel verde di Canonica, a due passi dal lago Corsi (o diga Punta Gennarta). Rientra nelle proprietà dell'Ats, quindi Regione, e ne fa parte un complesso di immobili valutato circa 7 milioni e mezzo di euro.

Segni di crolli (foto Cinzia Simbula)

Il sindaco, Mauro Usai, auspica il confronto con il territorio e la vedrebbe bene come struttura ricettiva abbinata alle attività sportive, considerato il contesto paesaggistico in cui è inserito l'immobile. C'è chi (come Giorgio Madeddu, medico e responsabile scientifico dell'associazione Amici della vita) vorrebbe diventasse un riferimento per il cosiddetto "turismo accessibile", rivolto a disabili e anziani.

Pericoli nell'ex ospedale (foto Cinzia Simbula)

La Regione lascia le valutazioni al momento in cui sarà istituita l'Asl del Sulcis Iglesiente, come conferma Mario Nieddu, assessore alla Sanità: "Stiamo effettuando una ricognizione su tutti gli immobili nella disponibilità di Ats. Per ciò che riguarda il futuro dell'ex ospedale Crobu, non appena sarà istituita l'Asl del Sulcis-Iglesiente, così come previsto nella riforma sanitaria, faremo le opportune valutazioni, partendo sempre dal presupposto che ogni decisione sarà concordata con il territorio".
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