Incendi a Carbonia, il sindaco: «Pericoloso dare la colpa a una parte della popolazione»
Pietro Morittu contro la caccia ai responsabili "collettivi”. E assicura: «Soccorsi secondo i protocolli»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Carbonia brucia, e con lei brucia una parte di tutti noi. Questo fine settimana è stato drammatico». Per la sua città è stato un fine settimana di fuoco. Ma il sindaco Pietro Morittu non vuole che dopo le fiamme divampino le polemiche. Parla di territorio colpito, di case, storia e vite minacciate «e il dolore che provo come sindaco è profondo».
Gli incendi dolosi, sottolinea il primo cittadino, «sono atti vili, criminali, che non hanno alcuna giustificazione. Chi distrugge volontariamente la nostra terra non solo commette un reato, ma tradisce l’intera comunità. Non possiamo tollerarlo».
Ma aggiunge: «A chi parla di ritardi nei soccorsi, rispondo con rispetto, ma anche con chiarezza: abbiamo chiesto l’intervento dei Canadair subito, con i tempi e le modalità previste dal protocollo nazionale. La macchina dei soccorsi ha agito in coordinamento, con grande impegno e sacrificio da parte di tutti».
Qualcuno ha puntato l’indice contro presunti responsabili. «Rifiuto con forza anche ogni tentativo di trasformare questa tragedia in un pretesto per divisioni sociali», dice netto Morittu, «dare la colpa a una parte della popolazione, insinuando responsabilità collettive, non solo è sbagliato: è pericoloso. I problemi si affrontano con serietà e lavoro quotidiano, non con accuse generalizzate. Difendere Carbonia significa avere cura del territorio e della coesione sociale. Continueremo a farlo, ogni giorno».
(Unioneonline/E.Fr.)