Iglesias, contributi del Comune per gli indigenti: interpellanza al sindaco
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Da 20 mila euro a meno di 10 mila per il periodo aprile-dicembre. Sarebbe questa la cifra che il Comune ha messo a disposizione dei Servizi sociali per far fronte alle esigenze dei cittadini indigenti: cifre minime mensili, concesse finora a chi si trova in condizioni di difficoltà estrema.
Il caso di Monica Giachetti, l'invalida di 45 anni che ha raccontato di essersi vista negare il contributo minimo (inferiore a 100 euro), non sarebbe isolato.
Per questo i consiglieri Vito Didaci (Misto) e Alberto Cacciarru (Nuovo Pci) hanno presentato un'interpellanza "urgentissima" con la quale chiedono chiarimenti al sindaco.
"Da nostre ricerche sui capitoli di spesa del bilancio appena approvato - scrivono i consiglieri nell'atto protocollato ieri mattina - sembrerebbe che a fronte di una precedente capienza di 20 mila euro per ogni mese, siano ora disponibili meno di 10 mila euro per coprire le necessità che vanno da aprile a dicembre".
Didaci e Cacciarru chiedono delucidazioni in merito e, nel caso in cui ciò dovesse corrispondere al vero, "saremmo in presenza della più grande umiliazione per i cittadini più indigenti. Ben altro del roboante atto di fede per il bene della collettività dichiarato dal sindaco durante l'approvazione del bilancio".
Una presa di posizione dura, quella di Cacciarru e Didaci i quali, peraltro, ammettono di sentirsi a disagio nei confronti dei cittadini "ai quali chiediamo scusa, anche a nome vostro, e dei quali abbiamo ben altra considerazione. Specie quando assistiamo a continue elargizioni di denaro pubblico a pseudo associazioni non del tutto in regola e che hanno l'unico scopo di fare cassa per incrementare le loro attività".