La consigliera chiede una copia conforme di una delibera? Deve pagare il costo dell'operazione, pari a 126 euro. A dirlo - o meglio, a scriverlo - è Maria Bisogno, segretario generale del Comune.

La dirigente - con una nota datata 20 settembre indirizzata a Valentina Pistis (capogruppo di "Cas@Iglesias") - risponde così alla sua richiesta del documento relativo a una questione urbanistica.

Il segretario indica anche il codice Iban della tesoreria comunale, cui va fatto il bonifico. Ma nella nota ci sono anche una serie di "appunti" che vengono mossi nei confronti della rappresentante della minoranza: a Pistis viene rivolto l'invito a "esercitare i diritti riservati al suo ruolo elettivo in maniera strettamente funzionale al suo espletamento, cercando di limitare al massimo gli effetti negativi di appesantimento e intralcio della macchina amministrativa".

La missiva a Pistis arriva dopo quella - del 19 settembre - che la stessa Maria Bisogno ha inviato a Prefettura, Regione, Ministero dell'Interno e Procura, lamentando comportamenti poco ortodossi da parte di consiglieri che tendono a minare la sua immagine e denunciando la convocazione immotivata di commissioni, nonché richieste di rimborsi di permessi retribuiti con autocertificazione attestata dal presidente del Consiglio comunale.

"Ho dato mandato ad uno studio legale per le valutazioni del caso", commenta Valentina Pistis. E Gian Marco Eltrudis ricorda che "per quanto riguarda la partecipazione a commissioni, Consigli e altro, sono gli uffici che gestiscono le procedure e ad esse noi ci atteniamo; peraltro sono tutte assolutamente certificate".

Anche Francesco Melis (Pd, assessore da pochi giorni) rimarca che i consiglieri si attengono scrupolosamente a quanto stabilito dalla normativa.
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