Il grido d’allarme di residenti e operatori commerciali riaccende il dibattito sul centro storico.

Da una parte la rabbia dei commercianti, delusi anche dalla mancata attivazione del “tavolo tecnico” promesso ben 5 mesi fa; dall’altra l’iniziativa del vice sindaco (nonché assessore a Turismo, Cultura e Spettacoli) Simone Franceschi che chiede a cittadini e commercianti di fare proposte.

"Il richiamo degli operatori è giusto - commenta Franceschi - e io stesso mi farò portavoce affinché il confronto atteso parta. Vorrei, però, che si passasse anche alle cose concrete da attuare e in questo senso ritengo utile avere suggerimenti e idee da parte di tutte le categorie interessate".

Franceschi - dopo la dura presa di posizione dei commercianti, che attraverso l'associazione "CentroCittà" hanno anche protocollato un sollecito - ha lanciato persino un appello su Facebook.

Le richieste dei commercianti e dei residenti sono note e vanno dai parcheggi alla pulizia e decoro urbano, senza dimenticare le agevolazioni mirate per le imprese.

Del resto erano già state oggetto di discussione nel Consiglio (dopo l’approvazione della variante al piano di lottizzazione di San Salvatore, che prevede anche un insediamento commerciale) culminato con l’approvazione di un ordine del giorno che impegnava l’esecutivo ad attivare un tavolo tecnico sulle problematiche del centro storico.

Anche Luigi Biggio (FI) prende posizione sull’agonia del centro storico: "Ribadisco quanto sostenuto in occasione del voto dell'ordine del giorno: la promessa di attivazione del tavolo tecnico era un modo per lavarsi la coscienza dopo l’approvazione di una variante che contribuirà a dirottare le persone in quella zona. Il centro paga già le conseguenze di scelte sbagliate: mi riferisco a scuole e uffici comunali trasferiti altrove e al problema parcheggi che non è mai stato affrontato. Scelte politiche che stanno portando ad un punto di non ritorno: sarà difficile, continuando di questo passo, riportare la gente in centro".
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