Iglesias: a rischio il bilancio di previsione approvato in extremis
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Ora Iglesias ha il suo bilancio di previsione. Tardivo: è estate inoltrata e la Regione, nei giorni scorsi, ha dato l'ultimo avviso intimando l'approvazione entro il 17 luglio.
E persino a rischio annullamento.
Circostanza - quest'ultima - legata alla surroga di due consiglieri dimissionari: Giuseppe Pes (minoranza) e Franco Tocco (maggioranza), al posto dei quali sono subentrati (il 6 luglio) Simone Saiu e Gianluca Tocco.
L'anomalia che potrebbe (in caso di ricorso) invalidare il bilancio - e aprire la porta al commissario - è legata al tempo trascorso dal giorno del loro ingresso in Consiglio a quello in cui hanno avuto la disponibilità della documentazione relativa alla seduta di sabato sera. Un arco di tempo inferiore ai 10 giorni, previsti dal regolamento di contabilità, per dare ai consiglieri la possibilità di visionare gli atti e presentare eventuali emendamenti.
Questo è quanto ha sostenuto Simone Saiu ed è anche ciò che ha scritto il segretario generale del Comune, manifestando la necessità di rinviare al 17 luglio la riunione dell'assemblea civica.
Ma il 17 luglio è domenica ed è anche il termine entro il quale la Regione ha intimato al Comune di approvare il bilancio. Così la maggioranza (fatta eccezione per Alberto Cacciarru, Pdci, che ormai è slegato dal resto del centrosinistra) ha deciso di andare avanti e approvare il documento contabile la cui assenza, in questi mesi, ha offerto spesso l'alibi per giustificare la mancata realizzazione di progetti annunciati e i (numerosi e gravi) ritardi nel settore dei Servizi sociali.
Critica l'opposizione, che chiedeva uno slittamento della seduta (considerato il parere espresso dal segretario generale) e non ha partecipato alla votazione; è rimasta solo Valentina Pistis, capogruppo di Cas@Iglesias, che ha votato contro.
Nella sostanza, il documento contabile è stato definito disastroso dalla minoranza, ma il sindaco e i gruppi che lo sostengono hanno difeso il loro operato, attribuendo - tra l'altro - il forte ritardo accumulato agli alti costi di grstione dell'istituto di riposo Casa Serena.
Struttura che il Comune vuole far diventare territoriale.
(Ulteriori approfondimenti su L'Unione Sarda di domani)