Domusnovas, riapre il chiosco dato alle fiamme a giugno
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Ha riaperto i battenti alcuni giorni fa, non volendo darla vinta a chi il 21 giugno scorso aveva dato alle fiamme il suo chiosco e spento sul nascere un'attività che si proponeva come unico punto di ristoro della frequentatissima grotta di San Giovanni.
"Non ho voluto mollare", dice Corrado Pilloni, imprenditore ventinovenne che avrebbe dovuto aprire giusto il giorno successivo al rogo costatogli 10 mila euro, oltre ai mancati guadagni estivi.
Tra l'arrivo della nuova struttura e l'iter burocratico gli ci sono voluti invece altri 2 mesi.
Il giovane non si è perso d'animo e seppur la riapertura, con la stagione estiva agli sgoccioli, non gli consentirà di rifarsi delle perdite, ha voluto comunque ridare un punto di ritrovo ai tanti fruitori del monumento naturale.
"Era necessario - spiega - far capire che il servizio è nuovamente attivo anche per dare l'appuntamento alla prossima stagione".
Solo ipotesi sulle motivazioni dell'atto vandalico che gli ha rovinato l'estate: "L'invidia forse - abbozza - o lo stupido gesto di chi voleva movimentarsi la serata ignorando quanti sacrifici ci siano dietro anche ad un'attività piccola come questa".