Carbosulcis, la Rsu alla Regione: “Subito confronto sul progetto ARIA”
I sindacati chiedono chiarezza anche sulla carenza di personale e sul futuro dei lavoratoriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
“Siamo ancora in attesa della convocazione per la discussione del nuovo accordo di programma sul progetto di ricerca ‘ARIA’ (tratta di una colonna di distillazione criogenica di circa 350 metri di altezza all'interno di un pozzo minerario, ndr) al fine di conoscere quale sarà il ruolo della Carbosulcis nello sviluppo del progetto e con quali risorse, sia finanziarie che di personale, possa essere portato avanti”. È quanto chiede la Rappresentanza Sindacale Unitaria di Carbosulcis alla Regione sarda in merito al futuro dell’azienda e al proseguo dell’attività lavorativa delle lavoratrici e lavoratori della Carbosulcis, “diversamente da altre realtà, che rivendicano soluzioni alle loro vertenze attraverso il coinvolgimento del Governo nazionale”
I sindacati affermano che “sul tema della carenza di personale si è ancora in attesa dell’approvazione della Delibera che tamponi questa oramai carenza cronica, nonostante se ne stia discutendo da quasi 12 mesi. A questo – prosegue la RSU - si aggiunge anche il non chiaro futuro sul progetto FeDE in quanto, in un momento in cui in Europa si inizia ad avere una forte carenza di prodotti fertilizzanti, oltre i costi in continuo aumento, è necessario riprendere a discutere con la Commissione europea per comprendere se ci sia la fattibilità normativa per la ripresa di una estrazione di carbone per fini non di produzione di energia”.
I due temi come “lo sviluppo ai fini di ricerca dell’infrastruttura mineraria e la produzione di fertilizzanti da carbone, considerata l’attuale situazione geopolitica europea, individuano la strategicità nazionale di un sito, come quello minerario, oltre il tema della riserva strategica con il mantenimento in sicurezza dell’infrastruttura”.
I sindacati affermano che “oltre il tavolo tecnico di confronto tra le parti, è necessario riprendere immediatamente il confronto politico con l’Assessorato di riferimento al fine di comprendere le tempistiche di approvazione delle Delibere di giunta, ad oggi bloccate, e conoscere l’attuale stato di interlocuzione con la Commissione europea sul tema della riconversione, nonché lo stato dell’arte sui progetti facenti parte del piano territoriale sul Just Transition Fund”.
(Unioneonline/EC)