Su Siccu, via alla rimozione dei resti della Cantiello: conto salito a mezzo milione
In attività il pontone che deve recuperare il relitto affondato dell'imbarcazione che trasportava i detenuti all’AsinaraVideo di Federica Perri
È stata necessaria una nuova spesa di 200mila euro, che porta il conto complessivo a circa mezzo milione, per demolire ciò che resta della Gennaro Cantiello, la nave utilizzata per anni per trasportare i detenuti dalla terraferma al carcere dell’Asinara e poi acquistata da Salvatore Pergola, che ne fece per un breve periodo un ristorante galleggiante per poi abbandonarla nel porto di Su Siccu.
Ieri ha iniziato a lavorare il “motopontone” che deve portare via la parte semisommersa del relitto, quella che una gru aveva tentato di rimuovere a dicembre, prima che si scoprisse che il terreno sul quale avrebbe dovuto poggiarsi non era sufficientemente stabile. Per questo è stato necessario fare una ulteriore gara d’appalto – da 200mila euro – per il “motopontone” galleggiante.
Le fatture le salderà l’Autorità portuale che poi dovrà rivalersi sul proprietario della nave, che non aveva rispettato l’ordinanza di demolizione.