Strade di sangue in Sardegna: mortalità doppia rispetto al resto d’Italia
I dati del rapporto dell’Osservatorio sull’incidentalità nell’Isola: il maggior numero di vittime sulle Provinciali. Massimo rischio nella Città metropolitana di CagliariPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nel 2023 la Sardegna ha contato 110 morti su 3391 incidenti. Un numero di sinistri inferiore rispetto alla media nazionale, ma con un indice di mortalità pari a quasi il doppio del resto d'Italia.
La panoramica (aggiornata solo al 2023, appunto) fornita dal rapporto dell'Osservatorio sardo sulla sicurezza stradale presentato questa mattina alla Regione, restituisce un quadro allarmante: le strade sarde sono pericolose.
In particolare quelle Provinciali, in cui si registra il maggior numero di decessi rispetto alle altre reti viarie: nel 2022 sono state teatro di 37 morti sulle 100 totali registrate per incidente.
La città metropolitana di Cagliari è il territorio con l'indice di mortalità più elevato. Nel 2022 il costo sociale complessivo dell'incidentalità è stato pari a 428 milioni di euro.
Curato dall'assessorato regionale dei Lavori Pubblici e dal Cirem dell'Università di Cagliari, il report è il primo esempio di raccolta informazioni sul tema della sicurezza stradale in Sardegna.
«Il lavoro dell'osservatorio ci consentirà di avere ogni anno la fotografia dello stato delle nostre strade, per avere dati utili all'elaborazione degli interventi», il commento dell'assessore Antonio Piu. «Il reporto ci dice, per esempio, che le strade provinciali sono quelle con più incidenti, e questo elemento ci ha consentito di avvalorare lo stanziamento di 110 milioni di euro per la messa in sicurezza della rete provinciale».