Spopolamento e sanità, Orizzonte Comune lancia il Fondo per i piccoli paesi
La mozione è stata presentata ieri in Consiglio regionale. Chiede un aiuto per i centri in difficoltà e incentivi per i mediciPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il gruppo consiliare Orizzonte Comune ha presentato ieri in Consiglio Regionale una mozione per affrontare in modo strutturale il tema dello spopolamento dei territori interni e marginali della Sardegna, legandolo a uno dei nodi più urgenti: il diritto alla salute e ai servizi essenziali.
«Lo spopolamento non è solo una questione demografica, ma esistenziale, riguarda la possibilità stessa di garantire un futuro dignitoso alle nostre comunità», ha dichiarato Sandro Porcu, capogruppo e primo firmatario della mozione, che ha visto anche le firme dei consiglieri Cau, Cozzolino, Deriu, Agus, Cocco e Pizzuto. La mozione chiede l’istituzione di un fondo permanente destinato ai comuni sotto i 10.000 abitanti, con particolari carenze di servizi sanitari o che ospitano ospedali di zona disagiata. Si tratta di circa 160 Comuni e oltre 275.000 abitanti, di cui 27.000 bambini e ragazzi in età pediatrica.
Obiettivo del Fondo – Il Fondo servirà a finanziare interventi volti a rafforzare la sanità pubblica nei territori più fragili, attraverso: incentivi per medici, pediatri e personale sanitario che operano o si trasferiscono nei comuni disagiati (contributi per abitazione, ambulatorio e servizi alla famiglia); risorse per i comuni per Obiettivo del Fondo. Il Fondo servirà a finanziare interventi volti a rafforzare la sanità pubblica nei territori più fragili, attraverso: incentivi per medici, pediatri e personale sanitario che operano o si trasferiscono nei comuni disagiati (contributi per abitazione, ambulatorio e servizi alla famiglia); risorse per i comuni per l’allestimento e la gestione di ambulatori medici comunali.
L’ attivazione del fondo regionale potrà essere successiva ad una fase di sperimentazione, da attuarsi su “territori campione”, al fine di testarne gli effetti e ottimizzarne le strategie e l’efficacia.
«Non c’è permanenza senza servizi fondamentali, e la sanità è il primo presidio di civiltà. Ogni paese che perde un medico o un presidio sanitario perde un pezzo della propria dignità. È nostro dovere intervenire ora, con coraggio e visione», ha aggiunto Porcu. La mozione mira anche a rafforzare il ruolo dei sindaci, presidio più vicino dello Stato, fornendo loro strumenti concreti per contrastare la desertificazione dei servizi e garantire parità di diritti tra cittadini delle aree urbane e interne. «Questo non è solo un atto politico, ma un atto morale: vogliamo una Sardegna più giusta, più equa, più vicina alle sue comunità. Nessun cittadino sardo deve sentirsi di serie B, soprattutto nel momento del bisogno e della cura».
