Il soldato sardo ferito nella sparatoria che è costata la vita ad un soldato americano ad Herat im Sfganistan è Valentino Casula, 35 anni di Villaputzu. Il giovane è stato medicato e dimesso. E’ arruolato nell’esercito dall’età di 20 anni ed ha partecipato a numerose missioni di pace all’estero. E’ sposato abita a Muravera ed è padre di due bambini. I fattiu. Stamattina verso le 10 un soldato afgano impazzito ha sparato e ucciso un americano in servizio assieme al soldato di Villaputzu rimasto leggermente ferito ad una gamba. Casula è stato medicato e dimesso, rientrando subito in servizio.

LA CRONACA. Due militari italiani sono rimasti feriti e un soldato Usa è stato ucciso nella base di Bala Morghab, Afghanistan occidentale. Durante un'operazione di scarico di materiali da un elicottero nella quale erano impegnati militari italiani, americani e afgani, uno di questi ha fatto fuoco sugli altri. I due militari italiani, secondo quanto spiegato dal tenente colonnello Marco Mele, portavoce del contingente italiano, "sono stati medicati nell'infermeria della base ed hanno già ripreso servizio". In base ai primi accertamenti sembra che il soldato afgano abbia agito "volontariamente" e non per errore. Il militare afgano che ha aperto il fuoco è stato comunque arrestato.

L'EPISODIO. L'episodio, secondo quanto riferito dallo Stato maggiore della Difesa, è avvenuto ieri alle 11.30 (le 8 in Italia). "Durante un'attività di rifornimento logistico a Bala Morghab, un soldato dell'esercito afgano ha aperto il fuoco contro il personale delle forze Isaf (International Security Assistance Force) che sovraintendeva a questa operazione". In seguito alla sparatoria due militari italiani sono rimasti lievemente feriti: uno ha riportato una lieve ferita alla coscia sinistra mentre l'altro, oltre a una leggera ferita alla coscia destra, anche un piccolo trauma a un dito della mano destra. Medicati nell'infermeria da campo della base operativa avanzata di Bala Morghab i due militari italiani hanno ripreso regolarmente il servizio.

LA RUSSA. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha espresso il proprio compiacimento per il comportamento dei nostri soldati, che, benché feriti, ancorché lievemente, dopo le cure mediche hanno immediatamente ripreso la propria attività di servizio.
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