“Sos Ettanos”, il lapsus del consigliere regionale diventa una riflessione sulla dislessia
Emanuele Matta (M5s): «Critiche per un errore non voluto, una sfida che dura una vita. I presunti limiti non siano un freno». Todde: «Ha acceso un faro»Video di Stefano Fioretti
Un «lapsus involontario», un «errore non voluto» durante un intervento in aula. E subito è esplosa la polveriera delle «critiche e dei commenti». È quanto successo ieri al consigliere regionale Emanuele Matta (M5s), che al posto di «Sos Enattos» ha detto «Sos Ettanos». Un'inversione di consonanti che non è passata inosservata, ma che è diventata uno spunto di riflessione per portare l'attenzione «su un tema che merita più attenzione e sensibilità: la dislessia».
All'indomani di quanto accaduto in aula, sono arrivate le parole di Matta, che in un lungo post sui social ha analizzato l'accaduto, coinvolgendo i suoi follower e colleghi. «Ci sono ambizioni e responsabilità – premette il segretario del Consiglio – che ciascuno di noi porta avanti con dedizione, spesso affrontando ostacoli di varia natura. È per questo che ritengo importante chiarire quanto accaduto ieri».
L'errore, «certamente non voluto», ha dato il via a una serie di commenti e critiche. E qui il consigliere si rivolge agli «esponenti dell'opposizione», che «hanno scelto di strumentalizzare questo episodio, trasformandolo in un attacco sterile e fuori misura. Non cerco giustificazioni. Ma chi, come me, ha affrontato per tutta la vita questa sfida, sa bene cosa significhi sentirsi in difetto per un errore di lettura o di pronuncia. Ho vissuto questa condizione prima da studente, poi da ingegnere e infine da rappresentante politico. E ogni volta che inciampavo in un piccolo errore, provavo un senso di inadeguatezza. Ma la realtà è un’altra: i limiti, veri o presunti, non devono mai essere un freno. Si può arrivare in alto, si può contribuire concretamente al futuro del proprio territorio, indipendentemente dalle difficoltà personali».
Riga dopo riga, riflessione dopo riflessione, l’attenzione si sposta sempre più sul tema delle neurodivergenze: «Alcuni potrebbero pensare che chi convive con la dislessia o con il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) dovrebbe evitare di prendere la parola in aula o di leggere testi complessi per scongiurare possibili difficoltà. Io non ci sto. Non posso accettarlo. Chi oggi sceglie di ironizzare forse ignora che si tratta di una condizione molto diffusa, che non si affronta con il silenzio o l'esclusione, ma con impegno, determinazione, rispetto ed esercizio. La vera forza non sta nell'assenza di difficoltà, ma nella capacità di superarle ogni giorno».
Sul caso è intervenuta anche la presidente della Regione Alessandra Todde: «Oggi in Consiglio Regionale il mio collega Emanuele Matta ha avuto molto coraggio. Il coraggio di spiegare che gli errori di lettura sul testo che ha letto ieri durante la seduta dell’Aula sono legati alla sua dislessia. E non c’entra nulla la distrazione o l’ignoranza, come qualcuno ha tentato di far credere, strumentalizzando l’accaduto. Con questo gesto il collega Matta non solo ci ha emozionati, ma ha acceso un faro sul suo disturbo parlandone a testa alta, in modo dignitoso e sereno. Grazie».
(Unioneonline/v.f.)