Oltre 500 soprannomi rilevati, altrettanti proverbi e locuzioni proprie della popolazione del centro montano. La forza devastante dei "frastimus" e l’efficacia dei "dícius", insieme a una serie di preghiere in sardo, tramandate oralmente lungo i secoli. Il volume è bilingue, italiano – sardo, nella variante campidanese locale.

Nella Sala consiliare del Comune di Burcei (Via Progresso, 7) domenica 1 dicembre 2013 alle ore 17 sarà presentato il libro Annomìngius e dícius bruceresus, frutto di una ricerca svolta dai ragazzi Giovani Volontari Tucum.

Interverranno il sindaco Giuseppe Caria; il parroco don Giuseppe Pisano; il presidente del CSV Sardegna Solidale Giampiero Farru; Fernando Pisu, esperto linguista che ha curato la trascrizione dei testi in sardo; i ragazzi GVT che hanno realizzato l’opera.

“Nella memoria e nel parlato della nostra comunità – dice Gesuina Zuncheddu, presidente dell’Associazione Volontari Tucum – si cercano le espressioni di solidarietà e di coesione sociale di un passato ancora molto vicino nel tempo, ma decisamente lontano nello stile di vita. Per il nostro tempo, la conoscenza del passato non è un esercizio di storia, ma la ricerca dei segreti che hanno tenuto in piedi una comunità povera da tanti punti di vista”.
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