Due bambine graziose, una bionda, l'altra castana, sei anni, gemelle. Le figlie del re della vodka Roustan Tariko sono oggetto di una durissima contesa legale combattuta davanti ai giudici di Italia e Russia che ha come epicentro Porto Rotondo. La madre, una moscovita di 30 anni, si è rivolta ai carabinieri del centro turistico perché le sue piccole sono sparite. A fine luglio la donna, accompagnata dall'avvocato Roberta Campesi, si è presentata in una delle ville di Tariko per tentare di vedere le bambine. Niente da fare, porte chiuse per la ex compagna del magnate russo. Non ha potuto vedere le gemelle e i carabinieri di Porto Rotondo hanno redatto un rapporto destinato alla Procura della Repubblica di Tempio dove si ipotizzano i reati di sottrazione di minore e mancata osservanza dei provvedimenti del Tribunale dei minori di Sassari. Sì, perché la storia delle piccole va avanti da aprile quando le bambine sono arrivate in Sardegna dalla Russia, scatenando le ire delle madre.

TATIANA Tatiana Ossipova ha affidato all'avvocato Campesi il compito di trovare le figlie. «Si - conferma la professionista olbiese - la mia assistita è disperata. Non vede le sue bambine dalla fine di giugno. Non intendo commentare in alcun modo i procedimenti in corso. Dico soltanto che faremo di tutto per sapere dove sono le bambine». La madre delle gemelle ha frequentato per qualche tempo l'ambiente dei russi che vivono tra Mosca e Porto Rotondo. Conosce molto bene la dolce vita dei connazionali più ricchi. Adesso però è una donna come tante nel suo paese. Ha lavorato in una palestra e sta cercando di rivedere le figlie. Per questa ragione si è rivolta ai carabinieri e alla Procura della Repubblica. È successo due volte.

DA MOSCA A OLBIA Ad aprile le gemelle hanno lasciato la Russia e sono state portate a Porto Rotondo. Per loro si sono aperte le porte della villa del padre Roustam Tariko. A quanto pare tutto è avvenuto contro la volontà della madre. La ex compagna del miliardario russo è salita su un aereo e anche lei ha raggiunto la Sardegna. Per proseguire nell'isola la battaglia legale iniziata nel suo Paese. Tatiana Ossipova si è infatti subito rivolta ai pm e ai carabinieri di Porto Rotondo. Tramite il suo legale, la donna ha chiesto alla Procura di Tempio l'apertura di una inchiesta per il trasferimento non autorizzato, diceva la Ossipova, delle figlie in Italia. Il pm Elisa Calligaris iniziò ad occuparsi del caso. Con lei anche il Tribunale dei minori di Sassari.

VINCE TARIKO I giudici che si occupano di bambini esaminano la vicenda delle gemelle. La materia è delicata e complessa, pone seri problemi tecnico-giuridici che toccano questioni di non poco conto. Una su tutte e quella della competenza a decidere sull'affidamento delle bambine trasferite a Porto Rotondo. La decisione del Tribunale dei minori di Sassari dà ragione a Roustam Tariko. Le gemelle restano con lui, nel provvedimento dei giudici italiani non viene alcun divieto. La madre delle gemelle può vederle a Porto Rotondo. Il decreto è provvisorio, non scioglie tutti i nodi della vicenda. Ma un dato è indiscutibile, il Tribunale riconosce le ragioni del padre delle piccole.

VISITE NEGATE La storia però non è ancora finita. Le bambine, coccolate dal padre e seguite da un piccolo esercito di governanti e baby sitter, vivono a Porto Rotondo e frequentano un asilo a Olbia. La madre sostiene di non avere avuto la possibilità di vederle, se non in una occasione a fine giugno. A quanto pare l'incontro tra Tatiana e le figlie avviene proprio nella città gallurese. Pochi istanti, forse la ex compagna di Tarico ha solo il tempo di vederle. Dopo, più niente. A Porto Rotondo per la moscovita non c'è alcuna possibilità di stare con le figlie. La madre delle piccole sostiene di essere sempre stata tenuta lontana dalla villa di Punta Volpe. Sino alla resa dei conti.

CON I CARABINIERI A fine luglio Tatiana Ossipova ritorna a Porto Rotondo con l'avvocato Roberta Campesi. Insiste per rivedere le bambine, chiede informazioni a tutti. Qualcuno le spiega che le gemelle non sono più nella villa di Tariko. Lei non può verificare la circostanza e si rivolge ai carabinieri. Il comandante della stazione di Porto Rotondo Piergianni Pala si presenta nella villa a Punta Volpe e scatta una nuova indagine. In un rapporto si ipotizzano i reati di sottrazione di minori e violazione del decreto del Tribunale di Sassari che impone la permanenza delle gemelle a Porto Rotondo. Alla madre però poco importa delle indagini. Vuole solo sapere dove sono le figlie.

ANDREA BUSIA
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