I seggi sono aperti dalle 7 del mattino e cinque ore dopo, alle 12, l’affluenza nei seggi dell’Isola è del 18,38% per le comunali e del 13,02 % per il referendum.

Quest’ultimo dato in Sardegna si avvicina a quello del resto del Paese: solo il 16 % degli italiani è andato a votare. 

Cinque quesiti (sì o no) su licenziamenti illegittimi, tutela nelle piccole imprese, contratti a tempo indeterminato, sicurezza sul lavoro e cittadinanza italiana. Con la battaglia aperta per il quorum. In Sardegna si vota per il rinnovo del Consiglio comunale a Oniferi (29,81%), Monastir (27,82%), Cardedu (29,13 %), Goni (0,77%), Soleminis (35,91%) e Luras (45,74%), tutti con meno di quindicimila abitanti e dove dunque non è previsto il secondo turno. Solo a Nuoro, la città della presidente Alessandra Todde è previsto il ballottaggio. Qui l’affluenza alle 19 è del 32,26 %. 

Ci sono poi tre centri dell’Isola dove elettrici ed elettori si vedranno consegnare sei schede. Oltre che sui quattro quesiti sul lavoro e su quello sulla cittadinanza, gli abitanti di Guspini, Nule e Benetutti potranno dire la loro su un riassetto dell’appartenenza territoriale dei loro Comuni. 

Le urne resteranno aperte fino alle 23, e domani dalle 7 alle 15. 

(Unioneonline)

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