Autoscuole dei miracoli: mille euro per una patente in regalo. Funzionari corrotti e istruttori ben informati: il trucco per intascare la licenza di guida sta tutto qua.

UOMO CHIAVE Niente lezioni, né segnaletica da memorizzare: le patenti nel nord Sardegna bastava comprarle. Dopo due anni di indagini della polizia, sono scattate le manette per sette insospettabili che hanno permesso a più di cento persone di mettersi al volante senza sapere neppure ingranare le marce. In carcere sono finiti: Antonello Chelo, esaminatore della Motorizzazione civile di 64 anni, Antonello Simula, quarantenne sassarese e titolare della scuolaguida Abc di viale San Francesco, e il suo collaboratore Salvatore Canu, sassarese di 37 anni, l'uomo chiave, quello con gli agganci giusti per sapere in anticipo le risposte ai quiz degli esami.

Per Bastianino Sanna, ex assessore della Provincia di Sassari, Aldo Pompei, algherese di 66 anni, Quirico Demelas, di 55 anni e Franco Spanu, di 47, di Sorso, ovvero gli altri funzionari della Motorizzazione civile coinvolti nell'inchiesta, sono scattati gli arresti domiciliari.

LA PROCURA L'accusa per tutti è di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione aggravata e continuata, peculato, abuso d'ufficio, falsità materiale e ideologica.

Le ordinanze di custodia cautelare firmate dal giudice delle indagini preliminari, Maria Teresa Lupinu, sono state notificate ieri mattina.

GALLURA Oltre ai sette arrestati, nell'inchiesta sono coinvolte più di cento persone e altre quattro scuole guida del Nord Sardegna: quella di Ennio Demontis e l'Ac Paoli, entrambe di Sassari e poi la Gallura e quella Varrucciu di Tempio Pausania. Le indagini della squadra mobile della polizia, coordinate dalla dirigente Giusy Stellino, sono iniziate quasi per caso, tre anni fa.

RAPINATORI È la fine del 2007 e l'autoscuola di Ennio Demontis finisce nel mirino dei rapinatori. Per ben due volte il titolare viene aggredito e massacrato di botte.

INCAPPUCCIATI Quei giovani incappucciati, però, non sono rapinatori qualunque, ma due clienti dell'autoscuola che dopo aver pagato la tangente, non avevano superato l'esame. Rapine anomale che hanno fatto suonare il campanello d'allarme in Questura. Così sono iniziate le intercettazioni e i pedinamenti degli agenti.

AFFARI D'ORO La mala, però, in quel periodo stava traslocando. I rapinatori di Demontis, hanno fatto le spese della disgrazia in cui era sprofondato il loro istruttore che non aveva più alcuni jolly da giocare nei palazzi della Motorizzazione.

A tenere i contatti con i funzionari corrotti fino a quel momento era stato Tore Canu, il suo dipendente, che proprio in quel periodo era passato all'autoscuola Abc di Antonello Simula. Gli affari d'oro giravano intorno a quella stanzetta che si affaccia su viale san Francesco. I ragazzi non dovevano fare altro che pagare un extra di mille o duemila euro al resto ci pensavano loro. Uno dei funzionari compiacenti comunicava in anticipo la scheda con le dieci domande del quiz e mettersi al volante era un gioco da ragazzi.

IL BARATTO La notizia di quell'autoscuola dei miracoli è corsa in fretta e nell'elenco dei suoi clienti ci sono anche trasfertisti dell'ultima ora, persone venute a Sassari apposta per sostenere l'esame di guida. Tra le licenze che i funzionari barattavano con denaro sonante c'erano anche le patenti C, utilizzate per guidare camion e furgoni.

I dettagli dell'operazione sono stati illustrati ieri mattina dal dirigente della squadra mobile, Fortunato Marazzita, in una conferenza stampa.

MARIELLA CAREDDU
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