Il problema è noto: i sardi sono generosi ma il sangue che donano non basta per raggiungere l'autosufficienza.

La carenza è cronica, tanto che ogni anno è necessario importare trentamila sacche. Ieri l'assessore alla Sanità, Luigi Arru, ha anche lanciato una campagna.

Si chiama "50mila per due" e partirà dal mese di settembre. Obiettivo: "Fidelizzare 50mila sardi per donare il sangue 2 volte l'anno. Si arriverebbe così alla raccolta di quelle 100mila sacche (nel 2016 ne sono state raccolte 82mila) che permetterebbero di colmare il gap".

RADUNO DEL CUORE - La proposta non è arrivata in un giorno qualsiasi.

Ieri l'autoemoteca di "Raduno del cuore", la campagna di sensibilizzazione e di raccolta sangue patrocinata dal Consiglio regionale e organizzata dall'associazione ThalassAzione e dall'Avis, ha fatto tappa sotto il palazzo del Consiglio, in via Roma.

Ebbene, a donare il sangue, tra consiglieri e dipendenti degli uffici, sono stati 15 in tutto. Tra questi, il presidente Ganau e l'ex governatore Ugo Cappellacci. Proprio Ganau ha convocato un incontro a fine mattina per fare il punto sulla situazione nell'Isola.

BASTA L'1% IN PIÙ - "Abbiamo deciso di patrocinare l'iniziativa per attirare l'attenzione sul problema della carenza di sangue - ha detto - basterebbe che le donazioni aumentassero dell'1 per cento rispetto a quelle attuali per far fronte al fabbisogno della nostra Regione".

Il presidente dell'associazione Thalassa Azione Onlus, Ivano Argiolas, ha ricordato che "50mila delle 80mila sacche raccolte servono ai 1.050 talassemici sardi (520 curati al microcitemico)".

Antonello Carta, presidente regionale Avis Sardegna, ha spiegato che "Avis raccoglie direttamente il 35% delle 82mila sacche totali. Le campagne di sensibilizzazione stanno funzionando: per raggiungere l'autosufficienza bastano 4 donatori periodici ogni mille abitanti, nell'Isola la media è di 5/1000 abitanti ma il fabbisogno è molto più alto rispetto alle altre regioni italiane".

Peraltro, "la Sardegna ha l'età media dei donatori più bassa d'Italia".

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