Era uscito col trattore di buon mattino per arare il suo campo, e la moglie Maria lo aspettava per pranzo. Invano. Nella casa di via De Gasperi, però, non è purtroppo tornato: è rimasto ucciso sotto il peso del suo Fiat Vigneto, tamponato con violenza da un camion frigo, sulla statale 131.

Tragico destino, ieri mattina, per un agricoltore di Serrenti, Antonio Sanna di 67 anni, che ha perso la vita in un terribile incidente accaduto poco all'altezza del chilometro 37,900 della Carlo Felice. Mancava una decina di minuti alle 11 e Antonio Sanna, a bordo del suo trattore, stava percorrendo la 131 in direzione Sanluri-Serrenti. Dopo una mattinata di lavoro il pensionato e padre di tre figlie stava facendo ritorno verso casa. Da via De Gasperi, dove abitava con la moglie Maria, il poveretto era uscito la mattina presto. «Doveva andare a lavorare un terreno», raccontava ieri un nipote, davanti al trattore distrutto nello scontro con il camion frigo. Montata la fresatrice sul trattore, nella zona di Su Frumi, nelle campagne che costeggiano il fiume Mannu al confine fra Serrenti e la zona industriale di Villasanta, Antonio Sanna ha lavorato per alcune ore alla fresatura del terreno. Il caldo, torrido gia a metà mattina, lo ha evidentemente indotto a rientrare a casa e col suo trattore Antonio Sanna ha deciso di ripercorrere all'inverso i pochi chilometri che separano il podere dall'abitato di Serrenti. Al chilometro 37,900 il suo destino si è però incrociato con quello di Stefano Picciau, 37 enne di Sestu che era alla guida di un camion frigo Volvo, di proprietà di una società di autotrasporti, la Frigo Servis. I pochi istanti che hanno preceduto la tragedia li ha raccontati lo stesso giovane camionista, sotto choc per l'accaduto. «Mi dispiace tanto per quello che è successo ma non ho potuto fare nulla per evitarlo». Stefano Picciau, col suo camion, seguiva il trattore di Antonio Sanna che procedeva lentamente. All'altezza di un dosso, il dramma. Il camion ha tamponato con violenza il piccolo trattore che è stato scaraventato in cunetta. Il mezzo agricolo si è spezzato in due e la morte per l'agricoltore è stato istantanea. Inutile l'intervento di un'ambulanza del 118. I medici hanno solo potuto dichiarare la morte del poveretto. «Sono davvero addolorato», ha continuato l'autista del camion investitore, «non so a quanto andasse il trattore, 10-15 all'ora, sta di fatto che l'ho visto solo alla fine del dosso, all'improvviso, ho provato a sorpassarlo ma sopraggiungevano altre auto e non ho potuto farlo». Il tratto di strada in cui è avvenuto l'incidente è interessato dai lavori di ammodernamento della 131. I lavori - secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri di Serrenti, coordinati dal maresciallo Guido Caruso, e dei colleghi del nucleo Radiomobile di Sanluri interventi sul posto - non sarebbero la causa dell'incidente. Una fatalità, insomma, dovuta più che alla velocità del camion investitore alla lentezza del trattore condotto da Antonio Sanna. Il poveretto non aveva documenti addosso. Un particolare che ha reso difficile il riconoscimento, avvenuto in tarda mattinata. L'accertamento della dinamica ha fatto sì che intorno alle 12,30 la salma del poveretto fosse consegnata ai familiari.

IGNAZIO PILLOSU
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