Scontro sui numeri della continuità territoriale aerea della Sardegna
Lai (Pd) e Ghirra (Progressisti): «Passeggeri in netto calo». L’assessore ai Trasporti Moro: «Falso, ecco i veri dati: basta con polemiche pretestuose»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È scontro sui numeri della continuità territoriale aerea della Sardegna. I parlamentari di centrosinistra Silvio Lai (Pd) e Francesca Ghirra (Progressisti) danno i loro, bocciando il lavoro della Regione. L’assessore ai Trasporti Antonio Moro replica con i suoi e respinge le accuse al mittente.
«Quanto emerso questa mattina durante le audizioni nella Commissione Trasporti della Camera di Silvio Pippobello (Sogeeal Spa aeroporto di Alghero e Geasar Spa aeroporto di Olbia) e del Marino Piga (Sogaer Spa aeroporto di Cagliari Elmas) nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla continuità territoriale dimostra il fallimento della giunta Solinas nella gestione del sistema dei trasporti aerei in Sardegna», sostengono gli esponenti di centrosinistra. «I dati presentati mostrano una forte riduzione su Cagliari dei passeggeri che hanno volato in continuità, quasi il 20% in meno, nonostante il maggior numero di posti disponibili», osservano, «il fatto è legato ai due bandi emanati dalla Giunta di sardo-leghista, che ha diminuito le fasce orarie da 6 a 3 su Fiumicino e da 4 a 3 su Milano Linate. Rispetto al 2019 con la giunta Pigliaru, nel 2023 su Fiumicino i voli si sono ridotti del 17% e su Milano addirittura del 32,5%».
«Cercano un’inutile quanto pretestuosa polemica politica che mortifica la verità sostanziale dei fatti e anche il buonsenso»: questo i pensiero di Moro sulle dichiarazioni degli avversari politici. Per l’esponente della giunta Solinas «paragonare i dati del traffico aereo in Sardegna nell’anno in corso, escludendo tra l’altro quelli della stagione estiva appena incominciata, con i dati dell’anno record 2019 (oltre nove milioni di passeggeri complessivamente, con Cagliari 4.747.806, Alghero 1.390.379 e Olbia 2.978.769) che ha preceduto il tracollo del trasporto aereo nell’Isola, in Italia (tra il 2020 e il 2019 si sono persi 110 milioni di passeggeri) e nel mondo, a causa della pandemia da Covid, è incongruo e fuorviante, perché raffronta tra loro entità non commensurabili e non paragonabili».
Moro sottolinea che nel 2019, quando volavano ancora Alitalia e Air Italy, «i servizi della continuità aerea erano gestiti sulla base delle disposizioni contenute nel decreto n. 61 del 21 febbraio del 2013, firmato dall’allora presidente Cappellacci che prevedeva per nove mesi l’anno la cosiddetta tariffa unica».
L’esponente della Giunta fornisce dati «certi e paragonabili, che dimostrano l’incremento dei passeggeri, dei posti volo offerti e del numero dei voli in continuità territoriale nell’aeroporto di Cagliari nel periodo gennaio-maggio 2023, rispetto all’analogo periodo 2022: Cagliari-Fiumicino +30,79% di passeggeri, +7,98% di posti offerti e +6,42% di voli; Cagliari-Linate +23,02% di passeggeri, +8.98% di posti offerti e + 11,78% di voli. Sono inoltre confermate – conclude l’assessore Moro – le tre fasce orarie per i voli in continuità: mattina (6-9), centrale (10-18) e sera (18.30-24) con uno scostamento di più o meno trenta minuti».
(Unioneonline/E.Fr.)