06 agosto 2009 alle 12:42aggiornato il 06 agosto 2009 alle 12:42
Sassari, sventato sequestroL'obiettivo: Ugo Multineddu
La vittima designata, 82 anni, è un noto imprenditore della grande distribuzione. Sembra che i banditi puntassero a un sequestro-lampo, bloccando l'imprenditore e i suoi familiari in casa, con uno dei figli incaricato di prelevare una somma ingente, almeno 500 mila euro. Il piano è saltato per l'attività di prevenzione e indagine della PoliziaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un progetto di sequestro che sarebbe dovuto scattare tra la settimana antecedente Natale 2008 e i primi mesi del 2009 sarebbe fallito per l'attività di prevenzione della polizia di Stato che ha disposto un servizio di protezione e vigilanza per la presunta vittima e i suoi familiari. La vittima designata - come spiega la Nuova Sardegna - era un imprenditore del settore della grande distribuzione, Ugo Multineddu, di 82 anni. La vicenda - come ha precisato il questore di Sassari, Cesare Palermi, lamentando una fuga di notizie, non da parte della Polizia - è rimasta nella fase di progetto, senza passare a quella operativa. A far scattare l'allarme di Polizia e Carabinieri è stata una segnalazione giunta da fonti confidenziali di un piano criminale avente come obiettivo un grosso imprenditore il cui cognome cominciava con le lettere Mu. Si è pensato a un rapimento (l'ultimo a Sassari risale al 1990, quando proprio alla vigilia di Natale fu sequestrato l'imprenditore Salvatore Scanu) e della vicenda è stata subito informata la Procura distrettuale di Cagliari che ha coordinato le indagini. L'attenzione si è concentrata su Multineddu anche per una circostanza che sembrava rafforzare la pista del sequestro: la cessione, concretizzatasi all'inizio dell'anno, della catena dei supermarket dell'imprenditore al Gruppo Conad. Una circostanza questa che ha fatto ipotizzare agli investigatori che il gruppo di banditi (composto pare da esponenti della malavita della Barbagia) puntassero a un sequestro-lampo, bloccando l'imprenditore e i suoi familiari in casa, con uno dei figli incaricato di prelevare una somma ingente (almeno 500 mila euro). Per alcuni mesi, le forze di Polizia hanno intensificato l'azione di prevenzione e sorveglianza, nonchè l'attività investigativa su soggetti sospettati e con precedenti specifici. Proprio questi servizi hanno probabilmente indotto i banditi a rinunciare.
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