Via Ponte Romano, dopo due anni ripartono gli scavi
Nei prossimi giorni i cantieri riapriranno per riprendere i lavori di restauro che potrebbero permettere la fruibilità dei beni ritrovati, incrementando il già ricco patrimonio portato alla luce nell’abitatoLo scavo di via Ponte Romano (M. P,)
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Solo due anni fa una scoperta straordinaria, gli scavi di via Ponte Romano, a Porto Torres, avevano fatto emergere uno splendido mosaico policromo, resti di una maestosa domus romana di media età imperiale.
Da allora, era cominciato l’incubo dei residenti della zona che avevano visto chiudere al traffico la strada. Nei prossimi giorni i cantieri riapriranno per riprendere i lavori di restauro che la Soprintendenza archeologica delle provincie Sassari-Nuoro ha affidato all’impresa “Luciano Sini” srl di Sassari, un appalto per riavviare e completare il saggio di scavo che aveva messo in luce un mosaico, una porzione del pavimento di un grande ambiente risalente alla metà del III secolo.
Lo scavo, delle dimensioni di circa 9 metri per 4, aveva evidenziato una successione di strati di crollo alternati a piani d'uso, portando in luce una muratura realizzata in blocchi calcarei di grandi dimensioni. Una struttura che delimitava il mosaico in buono stato di conservazione, con parte della cornice caratterizzata da diverse fasce, tra cui un motivo a scacchiera con clessidre, realizzato in bianco e nero, e uno a treccia con tessere bianche, nere, gialle, rosse, celesti. Le scoperte erano emerse durante i lavori Italgas per la costruzione della rete di distribuzione del metano nel centro abitato, in seguito coperti con uno strato di cemento superficiale.
Gli interventi di recupero erano stati finanziati in parte dalla Regione al Comune per un importo di 100mila euro e dal Mibact per ulteriori 100 mila euro. La ripresa dei lavori era stata sollecitata dal sindaco Massimo Mulas attraverso una lettera inviata al soprintendente Bruno Billeci.
Ora il progetto di completamento dello scavo, di restauro e di valorizzazione dell'area, anche con una modifica della viabilità, potrebbe permettere la fruibilità dei beni ritrovati incrementando il già ricco patrimonio portato alla luce nell'abitato.