Un’area industriale tra le più vaste in Italia, quella di Porto Torres, destinata a seguire le trasformazioni del tempo e ad ospitare servizi e imprese complementari alle attività produttive esistenti, in particolare i pubblici esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande, laboratori artigianali e tecnico scientifici, depositi commerciali ed industriali, impianti e attrezzature sportive.

L’assemblea del Consorzio industriale provinciale di Sassari ha approvato la variante alle Norme tecniche di attuazione (Nta) del Piano Regolatore Territoriale, un passaggio che renderà possibile la realizzazione di servizi a carattere turistico-ricettivo, direzionale, commerciale e socio-sanitario. Questa importante variante è stata adottata il 19 settembre, segnando un passo per la modernizzazione e la competitività del territorio.

L'attuale Piano Regolatore, risalente agli anni '60, era stato concepito per un contesto economico ormai superato e vecchio, quello di un polo Petrolchimico basato esclusivamente su attività industriali, oggi in buona parte dismesse, in parte concentrate sul water front in prossimità del “molo Asi”, esteso circa 35 ettari, aree occupate da fabbricati in stato di abbandono, spesso di proprietà di aziende in stato di fallimento, che sorgono su zone non caratterizzate e bonificate, e quindi non immediatamente utilizzabili. La modifica risponde invece alle attuali esigenze del territorio e si allinea agli obiettivi strategici definiti nel Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (P.R.R.I) del 2018 e nel documento strategico del Nord-Ovest della Sardegna del 2021.

La proposta sarà ora sottoposta alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e, infine, all'approvazione finale da parte della Regione.

«Questa variante rappresenta un punto di svolta per le nostre aree industriali» ha dichiarato la presidente del Consorzio industriale, Simona Fois. «Il nostro obiettivo è superare l'idea di aree destinate unicamente alla produzione, per trasformarle in veri e propri poli dove le imprese possano crescere e trovare un ecosistema completo di servizi».

Un nuovo Polo produttivo che lascia spazio alla cantieristica e alle attività legate all’economia del mare. «Questo aggiornamento», ha proseguito, «non è un semplice atto burocratico, ma la dimostrazione concreta di come il Consorzio agisca in piena sinergia con la visione condivisa da tutti gli attori del nostro territorio, come la Rete Metropolitana, la Provincia di Sassari, la Camera di Commercio e le parti sociali. L'abbiamo fatto con un nuovo approccio che tiene conto delle mutate esigenze e di settori strategici come la chimica verde, la bioeconomia, l'economia circolare e l'energia rinnovabile, includendo anche le filiere legate all'economia del mare, dato che il Consorzio si affaccia su uno dei principali porti della nostra isola».

«Le nuove norme – conclude la presidente Fois – consentiranno una maggiore flessibilità e una migliore offerta localizzativa, favorendo non solo le imprese già presenti, ma anche l'insediamento di nuove attività ad alto potenziale di sviluppo. Si tratta di un passo importante per il futuro economico del Nord-Ovest della Sardegna, un tassello per costruire un'economia più resiliente e innovativa».

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