Uccise il padre con la fiocina a Santa Maria Coghinas: confermati 24 anni
Sentenza d’appello per Alberto Picci, che nel 2022 trafisse il genitore, poi deceduto dopo 8 mesi di ricovero. Disposti anche tre anni di ReimsPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Confermata in corte d’Appello a Sassari la condanna per Alberto Picci, accusato dell’omicidio del padre, Giuseppe, nell'aggressione avvenuta nella casa dei genitori a Santa Maria Coghinas nella notte del 27 aprile 2022. Oggi la corte, presieduta da Maria Teresa Lupinu, ha pronunciato la sentenza per il 50enne di 24 anni di carcere più tre di Rems come sollecitato dalla procuratrice Marinella Pittaluga.
Tre anni fa l’uomo colpì il padre mentre dormiva, assalendolo con la fiocina, che gli si conficcò in gola fino alla parte posteriore del cranio, e con il coltello da subacqueo procurandogli gravi ferite.
Nel 2023 il pensionato, ricoverato da 8 mesi, perde la vita come conseguenza delle lesioni subite che gli avevano causato problemi di deglutizione compromettendone anche la funzione respiratoria. L’aggressione era avvenuta anche contro la madre, Giovanna Drago, colpita con il coltello sul cranio.
Picci soffriva di problemi psichici aggravati, come sostenuto dall’avvocato della difesa, Claudio Mastandrea, da diverse traversie in ambito familiare, con la compagna, e lavorativo, e aveva finito con l’accumulare molta rabbia. Durante quella notte, come riferito in primo grado, aveva percepito come una «iniezione di odio» che lo aveva portato ad agire.
