A Stintino si esternalizza il servizio di gestione della imposta di soggiorno e si punta ad incrementare le entrate, eliminando il sommerso che ancora sfugge ai controlli. Lo ha deciso il consiglio comunale che, nell’ultima seduta, ha discusso e approvato il punto all’ordine del giorno relativo agli indirizzi sulla concessione del servizio di gestione del canone unico patrimoniale e dell’imposta di soggiorno.

Il Comune, tramite avviso pubblico, intende avvalersi di figure professionali esterne da inserire all’interno del gruppo di lavoro dell’ufficio Tributi dell’Ente così da mettere ordine tra le strutture ricettive registrate, sulle quali vige l’obbligo di corrispondere la tassa. «Purtroppo abbiamo rilevato una percentuale importante di sommerso sulla tassa di soggiorno, scoperto grazie ai lavori degli uffici», spiega la sindaca Rita Vallebella «pertanto abbiamo bisogno di ricorrere alla tecnologia e, insieme, di avvalerci di professionisti esterni che ci consentano di operare e di incrociare una serie di dati in grado di mettere in evidenza gli utenti trasgressori. Il servizio avrà una durata di due anni, durante i quali si procederà ad una mappatura delle diverse attività ricettizie, - B&B, case in affitto e altre tipologie – così da procedere al termine di questo supporto con la giusta modalità professionale per affrontare il problema in autonomia».

Un sistema, come spiegato in aula dal vicesindaco Pietro Maddau, per migliorare l’efficienza dell’ufficio Tributi e permettere all’Ente di far emergere la ricettività ancora non registrata. Stessa procedura verrà applicata per recuperare le risorse mancate, derivanti dal canone unico patrimoniale non riscosso dalle società che hanno ottenuto le concessioni per eseguire lavori e manomissioni di suolo pubblico senza versare il tributo, come ad esempio le imprese che hanno eseguito gli interventi per la rete del gas. 

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