Sei anni senza la Olbia Tempio, sit-in a Cagliari
Il Comitato Pro Monte Pino annuncia una serie di iniziative contro i ritardi nelle opere di ripristino della strada danneggiata dal Ciclone CleopatraPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sono trascorsi sei anni dal crollo della Sp 38 (la Olbia Tempio, tratto di Monte Pino) e la strada che collega l'Alta Gallura con Olbia è ancora chiusa.
Il 18 novembre del 2013, durante il devastante passaggio del Ciclone Cleopatra, sulla Provinciale si aprì una enorme voragine e tre persone persero la vita, mentre un'altra giovane automobilista si salvò miracolosamente.
La strada è ancora chiusa e di recente è stato confermato che sarà necessaria una nuova gara d'appalto per affidare di nuovo i lavori di ripristino del tratto crollato.
Il Comitato "Pro Monte Pino" ha deciso di portare la protesta dei galluresi a Cagliari. Domani una delegazione del Comitato e diversi sindaci sarà davanti al Palazzo della Regione, per un sit in che anticipa una serie di clamorose iniziative di protesta.
La tensione sta salendo, dopo che le comunità interessate all'opera hanno saputo di un ulteriore slittamento dei tempi di ripristino della Sp 38, si parla di un anno e mezzo, due anni.
L'Anas ha garantito più volte che il cantiere di Monte Pino è una priorità assoluta a livello regionale.
A complicare il quadro ci sono le pessime condizioni del cantiere (lasciato improvvisamente nella primavera scorsa dall'impresa aggiudicataria dei lavori, la Imp di Carloforte, successivamente estromessa da Anas per inadempimento contrattuale), la Guardia di Finanza ha aperto un'inchiesta per presunti reati ambientali. Mentre i proprietari delle aree utilizzate per il cantiere, lamentano danni e il mancato pagamento degli espropri