Scala di Giocca e Su Padru pronti a rinascere: la firma a Muros
Protocollo d’intesa per la realizzazione del nuovo parco tecnologicoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È stato firmato ufficialmente questa mattina il protocollo d’intesa che dà il via al progetto di rigenerazione urbana e territoriale Pter (Parco tecnologico delle energie rinnovabili), finalizzato al recupero e alla valorizzazione delle aree di cava Cane Chervu, Su Padru e dell’ex cementeria di Scala di Giocca.
Nell’auditorium comunale “Renato Loria” di Muros si sono riuniti il sindaco di Muros, Federico Tolu, il primo cittadino di Ossi, Pasquale Lubinu, amministratori del territorio e numerosi ospiti, per la firma e l’illustrazione del progetto che vede come soggetto attuatore la società Roncello Capital Srl (presente l’amministratore Antonio Sala).
Il Masterplan generale del progetto Pter a firma dello Studio Pbeb, dell’architetto Paolo Belloni, in collaborazione con ING Srl ed Expand Srl, prevede lo sviluppo di un progetto di rigenerazione urbana e riqualificazione territoriale finalizzato alla realizzazione di un Parco Tecnologico Industriale destinato ad ospitare aziende innovative orientate alla transizione energetica e digitale che si troveranno ad operare nel rispetto dell’ambiente che le circonda, secondo i principi dell’economia circola, immerse in un ecosistema green, caratterizzato dalla presenza di impianti per la produzione di energia rinnovabile.
Pter è un progetto coerente con gli orientamenti europei, volti alla transizione sostenibile, rispettoso dell’ambiente e del territorio entro cui si colloca. Prevede il recupero delle cave della ex cementeria di Scala di Giocca attraverso lo sviluppo di una Hydrogen Valley costituita da impianti alimentati da energia rinnovabile e sistemi Bees (Battery Energy Storage System) e finalizzati alla sintesi di idrogeno verde e Co2 recuperata, per la produzione di vettori energetici a impatto climatico neutro destinati al settore dei trasporti e dell’industria evoluta.
Il Masterplan si caratterizza per una visione ecosistemica secondo cui tecnologia e agricoltura si possono coniugare. Le aree non impegnate nella produzione tecnologica e energetica saranno valorizzate e adibite ad attività agricole, agrituriste e silvo-pastorali.
Nel comune di Ossi prenderà vita una struttura agrituristica costituita da spazi ricettivi, fattoria didattica, produzione agricola e cantina vinicola nella porzione sommitale della cava, in corrispondenza della cosiddetta “cava bianca”. Spazio alla promozione del territorio con organizzazione di attività informative, culturali, didattiche e di ricerca indirizzate allo sviluppo economico del territorio, alla formazione, alla promozione di un turismo qualificato.
L’ex cementeria di Scala di Giocca, inaugurata nel 1957, fu uno dei maggiori impianti di produzione di cemento in Italia, impiegando fino a mille operai tra gli anni ’60 e ’70. Il masterplan prevede il mantenimento della destinazione produttiva e la riqualificazione dell’impianto morfologico originario attraverso lo sviluppo di nuovi volumi a destinazione produttiva, commerciale e terziaria e il mantenimento delle storiche ciminiere.
«Oggi ci ritroviamo qui per parlare non solo di un progetto urbanistico, ma di una visione: la riqualificazione del cementificio di Muros. Un luogo che per decenni ha rappresentato lavoro, identità e storia per la nostra comunità, e che ora si prepara a diventare un nuovo spazio di opportunità, cultura e sviluppo sostenibile. Oggi celebriamo l’inizio di questo cammino, lo facciamo insieme al collega del comune di Ossi, Pasquale Lubinu, comune interessato in parte dalle aree di cava, spazi enormi che possono essere riprogettati e rivissuti e lo facciamo con la convinzione che da questo luogo, un tempo simbolo di produzione industriale, nascerà un nuovo polo di comunità, cultura e innovazione. Ovviamente l’Amministrazione comunale vigilerà attentamente su ogni fase progettuale fermo restando che ogni azione dovrà essere improntata alla sostenibilità ambientale, al miglioramento delle condizioni occupazionali locali e ad uno sviluppo intelligente e di lungo respiro». «Il Consiglio Comunale di Ossi ha votato all'unanimità questo protocollo di intesa. Le speranze sono molto alte, le aspettative sono molto alte, crediamo che l'interlocutore sia quello giusto. Occorre adesso avviare un'interlocuzione con la Regione per avere certezza che un'idea progettuale si possa sviluppare», ha detto Pasquale Lubinu, sindaco di Ossi.
