Aspettando distruggo. L’attesa degli autobus, nelle pensiline di Sassari, si trasforma per qualcuno in un’occasione per diventare un barbaro. “Abbiamo investito tanto- spiega Domenico Cosentino, co-titolare di Sardegna Vending, la società che gestisce il servizio- per rifare le otto pensiline che curiamo. Purtroppo però non si contano più gli atti di vandalismo”.

Alcuni sono incommentabili come quello della persona che, sulla panchina, accende un falò di carte vicino al Canopoleno con il rischio di provocare un incendio nel parco accanto o l’altro che invece, sotto la seduta, pensa bene di defecare. “Poi ci sono le scritte sui distributori o i vetri spaccati- aggiunge Cosentino- che ci costringono a intervenire una volta al mese per riverniciare e sostituire quanto rotto”.

I costi sono importanti ma soprattutto pesa l’inciviltà. “Pensavamo di dare un bel servizio alla città e invece qualcuno non la pensa così”. Le pensiline gestite da Sardegna Vending, che ha vinto l’appalto di Atp, hanno lo scopo di dare la possibilità di acquistare i biglietti dall’h24 e sono distribuite, solo per citarne alcune, tra Predda Niedda, centro storico, Luna e Sole, viale Italia. “Le più tartassate sono quelle di Città Mercato e Tanit”. Divenute bersaglio di coloro che si divertono, in particolare, a dare pugni sulle pensiline. “Questo fa scattare gli allarmi anti-sismici ed è, purtroppo, una continua segnalazione”. Tutto peraltro inquadrato e registrato dalle telecamere installate dalla Mondialpol.

E visto il ripetersi degli episodi l’azienda ha deciso di dire basta. “Da ora in poi- scrivono in un comunicato- ogni atto vandalico verrà denunciato senza eccezioni. Ogni gesto di inciviltà sarà segnalato alle autorità competenti. Non tollereremo più comportamenti che danneggiano ciò che è stato creato per il bene comune”. Anche perché quelle pensiline, prima che subentrasse l’azienda, erano a dir poco malconce. “Le abbiamo ripristinate tutte- continua Domenico- rifatto il tetto e rese come nuove. Avevamo messo pure posaceneri e cestini, anche se non ci competeva, e si sono rubati tutto”. Adesso non è rimasto che lanciare un appello: “Chiediamo anche il vostro aiuto: se vedete qualcuno danneggiare le pensiline, contattateci. Anche una sola segnalazione può fare la differenza”. Marcando il confine tra la maleducazione e la civiltà.

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