Sassari, svolta del Comune su randagismo e benessere animale
Prevista l’istituzione di un numero operativo 24 ore su 24 per le segnalazioniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Svolta sul randagismo e il benessere animale a Sassari. Il Comune detta la linea sul fenomeno e illustra le linee guida della sua azione. La cornice, nei giorni scorsi a Palazzo Ducale, è stata la Commissione Ambiente presieduta da Walter Pani. Si tratta di un cambiamento strutturale che, come riferito dall’assessore e vicesindaco Pierluigi Salis, passa dall’istituzione di una cabina di regia che avrà il suo centro con il numero telefonico operativo, attivo 24 ore su 24, gestito dai barracelli. «Questa nuova struttura- riferisce Salis garantirà chiarezza nei passaggi e ridurrà i margini di errore e i rimpalli tra servizi». Tra i progetti la riapertura della clinica veterinaria universitaria, oggi chiusa, per cui si sta cercando un accordo con l’ateneo turritano e, a proposito di convenzione, l’amministrazione ne sta già riattivando una con una clinica privata per assicurare la copertura degli interventi veterinari d’urgenza. Misure per contenere il costo del randagismo, stimato intorno agli 800.000 euro annuali, ma bisogna anche aggiungere le somme per gli interventi straordinari come operazioni ortopediche e spese veterinarie non coperte dalla Asl.
E nel 2024, come ricordato da Carmelo Longo, responsabile del Servizio Operativo Speciale, si sono registrati oltre 700 interventi, di cui 530 per cani vaganti e 184 per altri animali, tra cui cinghiali, suini, cavalli e asini. Intanto si procede con il piano di ristrutturazione del canile comunale, per il quale sono in fase di affidamento lavori di manutenzione straordinaria per 150.000 euro mentre si sta rivedendo l’appalto di gestione, in scadenza a settembre.
«La ditta- spiega Giovanni Pisoni, dirigente del settore Ambiente -che attualmente gestisce il canile non copre servizi fondamentali come depuratore, illuminazione e pannelli solari. Stiamo predisponendo un nuovo capitolato per accorpare questi aspetti e migliorare efficienza e costi». Ma l’obiettivo è realizzare un nuovo canile comunale per cui è cominciato l’iter di progettazione. Da segnalare anche che a breve si concluderà una nuova convenzione con le associazioni delle guardie zoofile per rafforzare il presidio sul territorio. Permangono le difficoltà con le microchippature: «Nel 2023 sono stati effettuati solo 350 microchip – sottolinea l’assessore– un dato insufficiente che vogliamo assolutamente migliorare». Aumento poi esponenziale delle colonie feline: «Con 42 colonie attive e un numero crescente di associazioni coinvolte – conclude Salis –è fondamentale definire una cornice normativa chiara per valorizzare chi opera sul campo e garantire un coordinamento efficace».