Sostiene di aver subito un’aggressione e poi finisce in manette. Questo il destino di un 46enne, comparso stamattina davanti al giudice Sara Pelicci in tribunale a Sassari.

A suo carico un processo per direttissima dove era accusato di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e porto d’arma atta a offendere. La vicenda che lo riguarda risale a sabato scorso quando i carabinieri, intervenuti per la presunta aggressione, hanno scoperto che l’uomo portava con sé un coltello e un cacciavite.

Appena fermato il sassarese ha reagito, secondo le accuse, con calci e pugni, colpendo un militare con una testata e tentando la fuga finendo però subito ammanettato. Per lui, difeso dall’avvocato di fiducia Marco Palmieri, il pm Antonio Pala aveva chiesto gli arresti domiciliari mentre, alla fine, il magistrato ha disposto l’obbligo di firma rinviando a ottobre per la prima udienza.

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