Sassari, sistema sanitario: «Sì ai concorsi per stabilizzare i precari»
Vertice sulla situazione del personale, sui servizi e sulle risorse regionaliPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Proseguono gli incontri tra i confederali Cgil Cisl e Uil della Funzione Pubblica e il neo assessore regionale alla sanità, Carlo Doria, sui temi caratterizzanti la vertenza della sanità nel Sassarese cominciati nel mese di luglio con il precedente assessore, Mario Nieddu.
Al centro della riunione la sanità e assistenza pubblica e privata, le problematiche legate alla situazione del personale, i servizi sanitari e socio sanitari e le risorse regionali assegnate. «Come Cgil Cisl e Uil abbiamo rivendicato la necessità di un forte cambiamento di attenzione nei confronti del nord Sardegna, in termini di spendita delle risorse già stanziate sin dal 2016», sottolineano i sindacati, «e di una allocazione delle nuove risorse, anche ai fini di un ammodernamento delle strutture esistenti e per l’avvio dei lavori per la realizzazione di nuove strutture, che tenga realmente conto di parametri oggettivi per tutti i territori».
Agli incontri erano presenti il presidente del consiglio regionale, Michele Pais, e i direttori generali della Asl 1 e dell’Aou, rispettivamente Flavio Sensi e Antonio Spano. «Sul sistema privato-convenzionato, relativamente alla difficile situazione delle lavoratrici e lavoratori della Gena e della Cooperativa “Elleuno”, l’assessore ha confermato che le nuove tariffe sulla riabilitazione saranno oggetto di un incontro regionale con le parti datoriali per una loro rimodulazione». Analogamente anche l’appalto del Dsmd di “Rizzeddu” sarà presto bandito dall’Ares. Tutto ciò consentirà ad entrambe le aziende di dare continuità nell’erogazione delle prestazioni socio riabilitative, indispensabili per il territorio e assicurare i livelli occupazionali e salariali dei circa 200 operatori. Sul problema del reclutamento del personale l’assessore si è impegnato affinché il fenomeno dell’eccessivo ricorso alle forme contrattuali precarie e flessibili venga superato attraverso l’adozione dei relativi provvedimenti regionali ed aziendali, che permettano di completare il processo di stabilizzazione occupazionale di tutte le figure che operano nella sanità.
«Dalla discussione è emerso che è necessario bandire nuovi concorsi e la comune volontà di non disperdere le professionalità, preziose per il buon funzionamento del sistema ed offerta dei servizi ai cittadini sardi, al di là della tipologia assunzionale», evidenziano le segreterie territoriali FpCgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Per cui piena applicazione della ex legge “Madia” e successiva deroga, ovvero trasformare i rapporti di lavoro a tempo indeterminato di coloro i quali hanno maturato i requisiti dei 36 e 18 mesi di anzianità a tempo determinato. Successivamente, l’impegno è quello di programmare una stagione di concorsi, condizione necessaria per evitare, per quanto possibile, l’utilizzo dei contratti precari, temi che verranno affrontati in un prossimo incontro programmato per gennaio.