Sassari: si finge poliziotto e, per una playstation, si fa pagare 2.640 euro
Un 31enne aveva visto online la console per videogiochi a un prezzo invitante: da lì erano partite minacce e una richiesta infinita di soldiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Voleva solo una playstation 4 e invece si è trovato con 2640 euro in meno sul conto e un finto poliziotto che ne pretendeva altri.
Un 31enne sassarese aveva visto nel 2018 la console per videogiochi a un prezzo invitante - 220 euro - in vendita sul portale subito.it. Ricevute le coordinate per il pagamento su una postepay, aveva versato la somma ma, subito dopo, il venditore si era palesato su WhatAapp chiedendo altri soldi. E così, la vittima del raggiro, aveva pagato nel giro di poco altre quattro tranche, da 200, 440, e due da 880 euro, alla controparte.
Tutto questo perché l’altro si era presentato come un agente della polizia stradale insistendo in modo minaccioso con la parte offesa che, se non avesse corrisposto ulteriori soldi, l’avrebbe denunciato all’autorità giudiziaria. A corroborare lo status di poliziotto soltanto la foto profilo di un agente alla guida di una moto di servizio.
In seguito a un vocale con altre intimidazioni il 31enne capisce di essere stato raggirato e si rivolge ai poliziotti (veri) e cominciano le indagini. Complicate da una utenza telefonica di un pakistano mai censito in Italia e dal cellulare in uso al suocero dell’imputata, una 44enne napoletana che, a sua volta, è intestataria della postepay.
È su di lei che si concentrano i sospetti e le imputazioni, truffa ed estorsione, mentre il parente viene ritenuto non responsabile.
In primo grado viene condannata in tribunale a Sassari a un anno e sei mesi di reclusione mentre nei giorni scorsi la sentenza della donna, difesa dall’avvocata Elisabetta Sotgia, è stata in parte riformata in Appello. Infatti il collegio, presieduto da Salvatore Marinaro, a latere Maura Nardin e Carmela Rita Serra, ha ridotto la pena a sei mesi, ritenendo che l’imputata non abbia commesso il reato di estorsione, più 300 euro di multa.