Pugni e calci alla testa del proprio padre. Ingiurie, sputi, vessazioni.

È lungo l'elenco delle condotte persecutorie che un 49enne sassarese avrebbe compiuto ai danni dei genitori dal 2009 al 2020 a Porto Torres.

Secondo le accuse l'uomo ha costretto i parenti a un lungo regime di abusi e violenze fisiche aggravati dagli scatti d'ira e talvolta dall'eccessiva assunzione di sostanze alcoliche.

Diversi gli insulti indirizzati al padre e alla madre, oltre agli sputi e al continuo spegnere loro la televisione spintonandoli per andare a letto. Poi le violenze contro il genitore colpito con pugni sulla testa e un calcio al volto. Oggi in tribunale a Sassari la giudice Silvia Masala ha disposto per l'imputato, difeso dall'avvocato Claudio Mastandrea, la condanna a un anno e mezzo di reclusione. 

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