Sassari, protesta dei residenti di Luna e Sole: «No alle costruzioni»
I cittadini contrari ai piani per il quartierePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Cittadini contro il progetto di costruzione in un’area verde tra via Luna e Sole e via degli Astronauti a Sassari. Per discutere sul tema l’incontro, ieri a Mater Ecclesiae, di un centinaio di persone, tra abitanti, politici e tecnici dell’amministrazione comunale, nel dibattito promosso da Glocal, gruppo di attivazione comunitaria e sociale alla sua prima uscita pubblica. Che informa la cittadinanza del quartiere, perlopiù ignara, della futura edificazione, da parte della società di Cagliari Maspa, di due palazzine, un supermercato e un parcheggio in un’area di circa 13mila metri quadri. A cui aggiungere poco meno di 6mila mq con “destinazione verde pubblico”.
Un trauma per i residenti, più volte denunciato nella discussione, contrari «all’ennesimo supermercato» e «alla perdita degli alberi», possibile causa il primo della sofferenza delle attività commerciali presenti, e il secondo del ridimensionamento di un’area verde.
Rintracciare i responsabili politici dell’azione comporta uno scandaglio archeologico e il rimpallo delle accuse tra gli esponenti di maggioranza e opposizione nell’assemblea civica. Tutto nasce con l’approvazione del Piano urbanistico comunale del 2011, e del seguente Piano urbanistico attuativo, su cui Maspa, dopo un accordo con la proprietà della zona, la Congregazione delle Pie sorelle educatrici, presentava un’istanza nel 2018. Da allora ben 5 bocciature, di commissione Urbanistica e consiglio comunale, perché i piani non rispondevano alle prescrizioni del progetto norma, fino al via libera del 2021/2022, benedetto di recente anche dall’assemblea civica.
Ora 60 giorni di tempo a disposizione dei portatori di interesse per presentare delle osservazioni. «Ci attiveremo - dichiara Carlo Sanna, fondatore di Glocal - sul piano legale per trovare delle soluzioni». Fermare il tutto pare impossibile perché, come afferma il dirigente del settore Urbanistica Giovanni Pisoni, «il rischio è che si faccia causa al Comune». Ma per i residenti il tribunale fa meno paura di quei palazzi che, per alcuni di loro, sorgeranno a pochi metri di distanza dalle loro abitazioni.