Sassari, pranzo di Natale alla Caritas: «Povertà in aumento»
L’iniziativa per 200 persone bisognose. Il direttore: «Crescono la solitudine e il dramma abitativo e del lavoro»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«È come un appuntamento mondiale». Antonello Spanu, direttore della Caritas di Sassari, descrive così il pranzo di Natale che si è tenuto nei giorni scorsi nella sala della Fondazione Figlie di Maria. Vi hanno partecipato circa 200 persone bisognose, di tutte le nazionalità, dagli italiani ai rom agli africani e arabi. «Per noi rappresenta un segno nel quale riponiamo al centro la questione dei diritti, di mettere tutti alla stessa tavola abbattendo le disuguaglianze».
Le persone in cerca di aiuto sono in aumento. «E a Sassari - continua Spanu - crescono il livello di solitudine, il grande dramma abitativo e del lavoro. In questo vediamo che la società si sta chiudendo perché ha paura».
Tra i presenti anche giovani arabi che cercano una sistemazione e magari sono costretti a occupare case abbandonate. I nomi non si possono citare ma le dichiarazioni sì. «Sono da tre anni in Sardegna- dice uno di loro – e mi è andato tutto male. Ho una figlia ma non è facile vederla».
Tanti gli uomini e le donne che hanno sofferto il dramma della tossicodipendenza e dell’alcolismo, le cui tracce sono visibili sui volti. Ci sono i momenti di commozione quando si riferisce l’incontro avuto di recente con il Papa in un’altra occasione di convivialità, a novembre in Vaticano. «Io qui ho trovato una casa- dichiara Mustafà, da decenni a Sassari- e scoperto la carità».
Una delle cuoche è Franca Masia che ha lavorato con più di 20 persone per realizzare il pranzo natalizio. «Cucino come volontaria da 11 anni per la Caritas- racconta lei, originaria di Romana- Come ringraziamento mi basta il loro sorriso».
Tanti sorrisi perché, come scritto, i bisognosi aumentano e nella mensa giornaliera dell’associazione si è arrivati a contare 80 persone.
