Sassari, onorificenze ai familiari di due deportati nei lager nazisti
Il 20 settembre è la giornata italiani degli internati italiani nei campi di concentramentoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Consegnate stamattina a Sassari le medaglie d’onore ai familiari di Proto Careddu e Paolo Orecchioni, due militari italiani deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. La cerimonia si è svolta in Sala Sciuti, nel Palazzo della Provincia, in quel 20 settembre istituito dal governo italiano come “Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la seconda Guerra mondiale”.
Proprio questo giorno, nel 1943, Adolf Hitler cambiò le condizioni di prigionia degli italiani catturati dopo l’armistizio dell’8 settembre in quella di internati militari. È stata la prefetta Grazia La Fauci a consegnare le onorificenze, alla presenza delle autorità civili e militari. Careddu, sassarese, classe 1896, che aveva già partecipato alla Grande Guerra, combatte pure nella seconda come Nocchiere di Seconda classe in una nave da guerra. Catturato dai tedeschi nel porto della Spezia, nel 1943, viene deportato ed internato in un lager a Berlino, quindi obbligato a svolgere il lavoro coatto come addetto alla posa delle traversine e dei binari delle Linee Ferroviarie, andate distrutte dai bombardamenti.
Al termine del conflitto resta in servizio in Marina congedandosi nel 1952. Muore nel 1975. Paolo Orecchioni, nato nel 1916 a Tempio Pausania, fu assegnato come carabiniera al 9° Battaglione mobilitato con il quale, dal 1942 al 1943, partecipò alle operazioni di guerra svoltesi nel territorio della Dalmazia. Nel 1943 venne catturato dai tedeschi e deportato in Germania. Fu liberato l’11 agosto 1945. Rientrato in Italia avviò un’attività commerciale nel comune di Aglientu dove visse sino alla sua morte avvenuta nel 1991. Nel 1949 è stato decorato con la Croce al Merito di Guerra conferita dal comandante generale dell’Arma dei carabinieri.