Sassari, non favorirono la prostituzione: assolti
Per il pm Gianni Caria mancano le prove che attestino la responsabilità dei due imputatiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Favoreggiatori o del tutto inconsapevoli del giro di prostituzione? È il dubbio che ha aleggiato sui due imputati di un processo conclusosi oggi in tribunale a Sassari con l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato. Gli episodi contestati risalivano a un periodo di diversi mesi tra il 2015 e il 2016, avvenuti secondo l’imputazione tra Sassari e Alghero. La coppia, un romeno 39enne, e un algherese di 42, avrebbero fatto parte di un’associazione - questa l’accusa - che reclutava dall’Italia e dall’estero diverse ragazze favorendo e sfruttando la prostituzione in vario modo.
Dal troncone principale dell’inchiesta erano rimasti con il rito ordinario in due, lo straniero, accusato nello specifico di aver fatto da autista alle ragazze e di aver riscosso soldi per conto di un’altra persona, mentre per il sardo si ipotizzava che avesse affittato alcune sue proprietà a chi le gestiva in sostanza come case di appuntamenti.
Ma erano entrambi coscienti di quello che avveniva oppure no? Per il pm Gianni Caria mancano sul punto le prove che attestino la responsabilità dei due, anche perché, come sostenuto in discussione riguardo al secondo, poteva forse sapere che le ragazze ospitate fossero prostitute ma non che esercitassero proprio nei suoi appartamenti. Per questi motivi il pubblico ministero aveva sollecitato l’assoluzione perché il fatto non sussiste o non costituisce reato, istanza accolta dal collegio presieduto da Monia Adami, a latere Valentina Nuvoli e Paolo Bulla.
A difendere gli imputati i legali Francesco Porcu e Rosa Cocco mentre l’avvocato Luca Barrocu ha assistito una terza persona, accusata di detenzione e cessione di marijuana alle prostitute. Quest’ultimo, giudicato incapace di intendere e di volere, non era imputabile.