Sassari, nessuna truffa: escort assolta
Secondo l’imputazione la donna avrebbe raggirato un 64enne sassarese inducendolo a darle oltre 120mila euroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Assolta perché il fatto non sussiste. È la sentenza disposta oggi in tribunale a Sassari dalla giudice Monia Adami per una 31enne romena accusata di truffa. Secondo l’imputazione la donna avrebbe raggirato un 64enne sassarese inducendolo a darle oltre 120mila euro.
La contestazione risale al 2021 quando l’uomo comincia a intrattenere una relazione con la signora convinto, a suo dire, che lei studiasse pediatria non sapendo che, in realtà, lavorasse come escort. La donna, secondo l’imputazione, avrebbe simulato di avere due tumori e di dover ritornare in Romania per operarsi ma di non essere in grado di sostenere le varie spese sanitarie. Uno stato di necessità coperto dall’uomo con diverse donazioni e che includono in seguito anche l’acquisto di una autovettura accompagnato da altre regalie. A quel punto l’uomo sospetta l’inganno e presenta una denuncia. Ad attestare il legame l’intensa corrispondenza in chat tra i due, in cui sarebbero contenute anche le diverse istanze da parte della 31enne.
Sul tema l’avvocato della difesa, Franco Fois, contesta che non sono state acquisite con tecniche forensi, ma usando un classico programma whatsapp che permetterebbe di alterarne il contenuto. Per i legali della parte civile Pietro Diaz e Carlotta Pilo, le azioni dolose della donna sarebbero evidenti, in particolare nell’orchestrare l’inganno della presunta vittima in un gorgo di elargizioni provocate da uno stato di necessità a cui l’uomo cede. A parere della difesa invece il sassarese aveva sempre saputo del lavoro da escort, ma aveva finito con l’innamorarsi della controparte tentando di conquistarla con il denaro, salvo venire scoperto infine dalla compagna provando a riprendersi la cifra sborsata con una denuncia.
Per la giudice la donna va assolta perché il fatto non sussiste.