Trappola di cemento. È il grattacielo di via Leoncavallo a Sassari, nel quartiere di Santa Maria di Pisa, dove 42 famiglie coabitano con 2 ascensori guasti e il terzo che funziona a sprazzi.

«Si ferma soltanto in alcuni piani - riferiscono i residenti - e spesso si blocca». Così succede che tanti anziani dello stabile, di pertinenza Area, possono guardare il mondo solo dalla finestra della propria abitazione. «Da un mese - afferma Salvatore, 84 anni - sono come agli arresti domiciliari».

E anche per chi soffre di diverse patologie la situazione è grigia. «Sono cardiopatica e ho una scatoletta nel cuore - dichiara Ilenia - mia figlia pure. Viviamo nel terrore di rimanere giù perché non riusciremmo a salire le scale». «Mia figlia è in sedia a rotelle - fa Angela, che abita al nono piano - spesso ha le convulsioni. Se viene l’ambulanza, senza ascensore da noi non ci salgono».

Ci sono poi casi estremi, come quello di ieri, quando una ragazza incinta ha rotto le acque ed è dovuta scendere a piedi. «Non sappiamo a chi rivolgerci - dice Franca - qua la disputa è tra Area, amministratore, ascensoristi e noi inquilini, che paghiamo gli affitti e vorremmo vedere qualcosa».

A partire dai bilanci che, continua Franca, mancano da 4 anni. Poi si punta il dito sul sistema antincendio che non sarebbe mai stato collaudato, i calcinacci che cadono o la fossa asettica da cui escono i topi. «Adesso ci interessano gli ascensori - chiosa una 78enne - io non esco più. Mi devono fare la spesa». L’appello di tutti è rivolto all’Agenzia Regionale per l’Edilizia Abilitativa: «Faccia qualcosa, siamo abbandonati».   

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