Sassari, maxi rissa nel centro di accoglienza del Pime: chieste 13 condanne
I fatti risalgono al 2017: la violenza scoppiò tra un gruppo di migranti e diversi abitanti del rione a colpi di pietre, mattoni e petardiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Chieste 13 condanne per la rissa al Pime. È quanto sollecitato, oggi in tribunale a Sassari, dal pm Antonio Pala nella discussione sui fatti avvenuti nel quartiere di Santa Maria di Pisa il 27 ottobre 2017.
Quando si affrontarono alcuni residenti della struttura che accoglieva gli extracomunitari e diversi abitanti del rione a colpi di pietre, mattoni e petardi, come risultato di una tensione crescente tra le due realtà e un episodio di presunta aggressione avvenuto quel giorno ai danni di un ragazzo straniero. In cinque furono poi, al termine dello scontro, refertati con traumi cranici, fratture e ferite varie.
Il primo reato contestato ai 13 imputati era di rissa, documentata dagli agenti di polizia intervenuti sul posto con foto e video. Il secondo invece si riferiva alla violenza privata, causata, secondo le accuse, dall’accerchiamento e dai calci dati alla macchina del gestore della struttura, a cui erano stati levati gli occhiali e che venne apostrofato con la frase “Questo è il magnaccia del Pime”.
Il pubblico ministero ha chiesto 6 mesi per i 13, 4 per i tre accusati di violenza privata, 7 per i due imputati per rissa e violenza privata. Gli avvocati hanno ribattuto ravvisando uno scarno quadro accusatorio e rimarcando come, a loro parere, non ci siano evidenze delle accuse mosse ai loro assistiti. La giudice Sara Pelicci ha rinviato al 13 giugno per le repliche. I legali sono Mariano Mameli, Letizia Doppiu Anfossi, Sabrina Mura, Martina Salaris, Gabriela Pinna Nossai, Giuseppe Onorato, Marco Palmieri, Pierluigi Olivieri, Guido Demartis e Marco Manca.