«Solo Dio in  questo momento può incassare la rabbia per un perché che resta senza risposta, inevaso, non compiuto. Ma questo non cambia nulla! Perché non potrà riportare in vita Davide e restituirlo a chi lo ama».

Dalla basilica del Sacro Cuore a Sassari le parole piene di emozione di don Antonio Simula per l’ultimo saluto a Davide Da Costa, l’operaio sassarese di 22 anni che il 3 gennaio scorso è deceduto a seguito di un incidente sul lavoro. Lacrime e commozione negli occhi di amici e parenti per una vita che si è spenta troppo in fretta, tra incredulità e dolore.  A mezzogiorno è cominciato l’ultimo viaggio di Davide, in una chiesa gremita di persone che hanno atteso l’arrivo del feretro, una bara candida, sopra rose gialle e bianche, e la sua foto con un sorriso disinvolto.

«Come per Gesù anche per Davide, lo aspetta la pietra del sepolcro. Non la fine ma l’inizio di un cammino verso la Gerusalemme del cielo», ha continuato nella sua preghiera don Simula, un lungo messaggio di speranza rivolto ai familiari, con mamma Simona, babbo Domenico e il fratello Gabriele. Una sorta di connessione verso un altro mondo dove i genitori, con il cuore spezzato, dovranno convivere nel ricordo del loro amato Davide. Un pensiero commovente anche nelle parole infinite e piene d’amore nella lettera, scritta dalla madre e dal fratello, letta sul sagrato dalla nonna Rita: «Davide la tua breve esistenza lascia un vuoto incolmabile nella tua famiglia». 

L'incidente sul lavoro era successo nell’azienda Romeg, fondata dal nonno, sulla Buddi Buddi. La Procura della Repubblica di Sassari ha iscritto nel registro degli indagati, un giovane di 27 anni, cugino della vittima che si trovava alla guida del camion coinvolto nell’incidente. È assistito dall’avvocato Gabriele Satta, mentre Paolo Milia è il legale che rappresenta la società Romeg. La perizia del medico legale Salvatore Lorenzoni aveva confermato il trauma da schiacciamento, il 22enne era rimasto incastrato tra un rimorchio che stava movimentando e un mezzo pesante condotto dal parente. Era deceduto nel tardo pomeriggio nel reparto di Rianimazione dell’ospedale civile di Sassari  a seguito delle gravi conseguenze riportate. 

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