Inaugurata oggi a Sassari, nella Sala Duce di Palazzo Ducale, la mostra fotografica di Costantino Idini “130 uomini coraggiosi. Gloria, Santa Rosa Viterbo- la forza della fede”. Un lavoro che sarà visitabile sino al 22 agosto, dal lunedì al venerdì, festivi esclusi, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

È uno degli appuntamenti inseriti dal settore Cultura nella Faradda di li Candareri 2025, e vede esporre 58 foto realizzate dall’artista sassarese in bianco e nero che documentano la festa di Santa Rosa, dove si vede immortalato lo sforzo degli uomini che trasportano a spalla, il 3 settembre, la macchina alta 30 metri e pesante alcune tonnellate.

Come ricordato dall’artista, che stasera ha presentato il reportage fotografico alla presenza del sindaco Giuseppe Mascia e dell’assessora alla Cultura Nicoletta Puggioni, i facchini di Santa Rosa, prima di affrontare la monumentale Macchina, ricevono dal vescovo la benedizione “in articulo mortis”, una specie di estrema unzione, visto il pericolo insito nel trasporto. Le feste in rete, proclamate dall’Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, hanno come trait d’union grandi macchine devozionali a spalla e i loro portatori, e uniscono tradizioni e culture appartenenti a comunità per altri versi assai differenti tra loro ma tutte espressione della cultura della tradizione rituale mediterranea.

Idini, ritrattista e autore di reportage e storytelling, si concentra in particolare sugli aspetti narrativi. «Negli anni - dichiara – ho avuto l’onore di documentare le più suggestive feste italiane, dai Candelieri di Sassari alle altre Feste della Rete delle Macchine a Spalla. Ho potuto raccontare e mettere in comunicazione tra loro storie di devozione, fatica e comunità».

Da qui l’idea di un progetto di cui la mostra in sala Duce è solo una parte. «Il mio lavoro mira a preservare la memoria visiva di queste tradizioni, unendo rigore documentaristico e sensibilità artistica – conclude Idini – le immagini non sono solo testimonianza, ma strumento per far conoscere e valorizzare un patrimonio unico».

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