Visto che Giovanni Caboto era un esperto navigatore, per districarsi dalle insidie della via a lui intitolata, nel quartiere Latte Dolce di Sassari, bisognerebbe essere esperti naviganti come lui. Specie gli automobilisti che devono schivare buche profonde come crateri, ma anche i pedoni sui marciapiedi devono evitare di impantanarsi in teloni abbandonati da qualche maleducato e mai raccolti dal personale della nettezza urbana di Sassari.

Materiali abbandonati (foto Tellini)

Una situazione quindi da terzo mondo che dura da molto tempo. E dire che l'Amministrazione Comunale di Sassari, dopo lunghe proteste, è intervenuta bitumando e sistemando alcune arterie adiacenti. Mentre nel tratto di via Caboto il tempo si è fermato e peggiora le cose. Urgerebbe stavolta un intervento serio e soprattutto duraturo.

 

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