Scempio od opera per la rinascita di un quartiere e di Sassari? Il Palazzetto di via Kennedy, impianto sportivo che dovrebbe vedere la luce a fine 2026, sta dividendo i cittadini tra chi ne loda la costruzione e chi, invece, denuncia l’abbattimento di alcune piante fatte dall’impresa stigmatizzando la presunta lesione a uno dei “polmoni verdi” di Latte Dolce.

Una reazione innescata dalle operazioni preliminari compiute nei giorni scorsi dall’impresa Angius Costruzioni, che guida la Rti incaricata dei lavori. Attività che, come spiegato dal Comune, «consistono nella pulizia e rimozione degli arbusti infestanti presenti nell’area in cui sorgerà il futuro palazzetto, così da dare respiro e valorizzare gli ulivi secolari presenti».

La struttura tecnica precisa poi: «Il sopralluogo fatto dalla direzione dei lavori, dal Rup e dal settore Ambiente ha permesso di rilevare che sono stati inoltre rimossi degli alberi di fico e delle piante di alloro, le cui condizioni erano irrecuperabili». 

Spiegazioni che non hanno convinto alcuni residenti, memori di un’area rimasta intatta da decenni ma, a dire il vero, neppure valorizzata. E se diversi lodano gli spazi verdi altri ricordano che il luogo era ormai divenuto una sorta di deposito di spazzatura ed era necessario che si facesse prima o poi qualcosa.

È di 5 milioni e 337 mila euro la spesa complessiva per il progetto che porterà nel rione una struttura capace di ospitare le discipline di pallavolo, pallamano e calcio a 5. A finanziarlo i soldi del Pnrr, del Fondo per le opere indifferibili e il Comune.

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