Sassari, il nuovo nido di via Quasimodo concluso con fondi Pnrr: «Una svolta epocale»
La struttura potrà ospitare fino a 50 bambiniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un fiore all’occhiello per i nidi d’infanzia di Sassari e per il quartiere di Monte Rosello. È la struttura di via Quasimodo la cui parte interna, appena conclusa - la prima coi fondi del Pnrr- è stata presentata stamattina alle commissioni congiunte di Lavori Pubblici e Politiche Educative.
«Sono mille mq - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Sanna - Ospiterà 50 bambini ed è stato finanziato con 3 milioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza, insieme a 140mila euro del precedente esecutivo e ai 377mila dell’attuale giunta. Contiamo di aprirla per il prossimo anno scolastico».
La scuola è disposta lungo tre blocchi dedicati ad altrettante fasce d’età: fino ai 12 mesi, 12-24 mesi e 24-36. «Una svolta epocale- la definisce l’assessora alle Politiche Educative Nicoletta Puggioni- che permetterà di rimettere in funzione un istituto chiuso 12 anni fa per un danno strutturale, capitato tra l’altro proprio quando ero io dirigente».
Diversi gli asset: impiantistica all’avanguardia, con pavimenti in legno laminati, riscaldamento al suolo, videosorveglianza e allarmi connessi, oblò a misura di bambino, e una cucina divisa in due per soddisfare i bisogni dei bimbi che hanno intolleranze o sono celiaci. Anche i colori sono stati studiati per andare incontro alle esigenze percettive dei piccoli, sfumando l’intensità cromatica. Negli spazi esterni che saranno completati con le ultime risorse si provvederà anche a realizzare dei percorsi motori creando poi delle piantumazioni.
Intanto si sono trovati i finanziamenti regionali per la palestra vicina che diventerà un altro punto di forza del Polo. Durante la visita, a cui ha partecipato anche il sindaco Giuseppe Mascia, si è ricostruita la storia di un luogo che, negli anni 50, è stato la sede del primo istituto per l’avviamento professionale cittadino e poi una scuola per l’infanzia. Per quanto riguarda l’iter finanziario invece, la prima domanda per la riqualificazione risale al 2021 ed era stata fatta al ministero. Soldi non finanziati in quella sede ma poi invece transitati nel Pnrr con 3 milioni di euro.
«Durante i lavori- riferisce il dirigente dei Lavori Pubblici Pier Giovanni Melis- si sono verificate necessità di rinforzo strutturale e quindi abbiamo rinunciato alla sistemazione esterna per drenare le risorse al fine di garantire la funzionalità dell’edificio».
Con i 377mila dati dalla giunta Mascia si completano anche gli spazi esterni. Il Polo sarà dotato di una tecnologia innovativa che consente quasi di autogestirsi con l’impianto fotovoltaico per i consumi elettrici. L’impresa che ha compiuto i lavori è la Gecomar di Marco Longo, il rup Maria Laura Pulina, l’architetto Maria Gavina Porcu direttrice dei lavori, e l’architetto Elisabetta Amatu, coordinatore per la sicurezza.