Sassari, due guardiani sventano in extremis un suicidio all'ospedale San Pietro
Un uomo voleva buttarsi dal quinto piano della scala antincendio: afferrato quasi al voloPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Poteva essere una tragedia, ma l'esperienza e l'istinto di due dipendenti della Coopservice è riuscita a evitarla in extremis.
Ore 12 e 30 di oggi. Betty e Stefano, entrambi sassaresi, sono impegnati nel loro lavoro di guardiania all'ospedale San Pietro di Sassari. Entra un uomo e chiede gentilmente di salire in ematologia. Al sesto piano. Ottiene l'ok, si mette la mascherina e sale. Dopo 3 minuti Betty ripensa a quell'uomo. La sua aria aveva qualcosa di strano. Chiama Stefano e decidono di controllare. Salgono le scale e perlustrano rapidamente ogni piano. Arrivano al quinto. E notano un uomo sul ciglio della ringhiera della scala antincendio. Il suo intento è chiaro: si vuole buttare di sotto.
Betty e Stefano non ci pensano due volte. Scattano all'unisono e riescono ad afferrare in extremis l'uomo, un disoccupato sassarese di 45 anni. La presa è ferrea e lo mettono al sicuro. Parlano con lui, cercano di tranquillizzarlo. L'uomo è in preda alla disperazione, senza lavoro né soldi. Ma poi si calma. Accorrono anche alcune oss. Che mettono a suo agio il poveretto.
«Bastavano pochi secondi e si sarebbe buttato», dice una di loro, «Betty e Stefano sono stati davvero bravi. Siamo fieri di loro». L'uomo ha fatto poi ritorno a casa, con le forze dell'ordine al corrente dei fatti. Ora sarà compito dei servizi sociali occuparsi di lui.