Chiude dopo 40 anni il Gruppo Scout 7 a Sassari. Presidio educativo fondato nel quartiere di Monte Rosello nel lontano 1984, il 4 ottobre, giorno in cui si commemora la figura di San Francesco d’Assisi.

«Si tratta di un impoverimento sociale ed ecclesiale- riferisce Simone Campus, capogruppo della realtà- Purtroppo i volontari erano sempre di meno».

Sono migliaia i ragazzi che hanno partecipato allo scoutismo in questi quattro decenni nel quartiere. «Sono esperienze importanti, che fortificano il carattere e in cui maturano le amicizie di una vita».

Giovani avviati fin dagli otto anni alle attività all’area aperta ma soprattutto uniti in una condivisione di valori. «Esiste una preparazione pedagogica per poter fare i capigruppo - continua Campus- Una realtà, quella dello scoutismo, che è interclassista, che accoglie il ricco e il povero, basata in gran parte sull’autofinanziamento, dove si paga solo se si può e che ha inventato l’educazione ambientale».

Il Gruppo 7, che fa riferimento all’Agesci - l’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani, ha lavorato in questi anni anche coi ragazzi diversamente abili, arrivando a raccogliere fino a 120 scout, e facendo capo alla chiesa del Sacro Cuore. «Questa chiusura è un indicatore che si sta svuotando la società», sottolinea Simone che, ammette, di «avere il cuore straziato” per una decisione “che rappresenta un trauma».

I ragazzi comunque non rimarranno “orfani” ma, volendo, potranno associarsi ad altri gruppi scout cittadini. E, guardando indietro nel tempo, si deve sottolineare il merito fondamentale del Gruppo 7 di aver tenuto lontani tanti giovani dalle tentazioni della criminalità e della droga offrendo un servizio in un periodo storico in cui in città c’era poco e nulla.

«Noi chiudiamo ma, come sostiene il motto degli scout, bisogna alimentare la fiamma, “Alere Flamman”. La fiamma non si spegne». Una fiamma, continua Simone Campus, che «ognuno deve portare nella propria vita perché lo scopo dello scoutismo è diventare buoni cittadini e applicare i valori appresi nella vita di tutti i giorni».

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