«Bisogna cambiare le abitudini nella raccolta differenziata a Sassari». Con queste parole il sindaco Giuseppe Mascia, stamattina in conferenza stampa a Palazzo Ducale, ha introdotto le misure che l’amministrazione comunale varerà dal 1° giugno, e che sono tese a migliorare la percentuale della raccolta, risalita al 61,70% ma sempre lontana dal 65% chiesto dalla Regione. Poco più di tre punti in meno che comportano però una penalità annuale per le casse del Comune di circa 180.000 euro.

Le novità consistono intanto nel conferimento, anche per le aree coi cassonetti stradali, soltanto dalle 13 alle 24 mentre nei weekend non sarà consentito gettare i rifiuti dalle 24 di venerdì alle 13 di domenica. «Il motivo», spiega l’assessore della Transizione ecologica Pierluigi Salis, «è dovuto al fatto che la domenica le discariche sono chiuse. In questo modo si preserverà il decoro e l’igiene». Implementate le telecamere – sono 70 – per sorvegliare le aree dove si conferisce e non si dovrebbe oppure lo si fa in maniera scorretta. In futuro si applicherà la sanzione di 50 euro per ogni contravvenzione. La prospettiva è di allargare la raccolta porta a porta che, al momento, si tiene nell’agro e in alcuni quartieri periferici ma, si riferisce nell’incontro, è il modo migliore per conseguire un risultato efficace.

Intanto si invita a scaricare la app, migliorata grazie al contributo di Abinsula, oggi rappresentata da Stefano Salaris, responsabile dei servizi digitali, che permetterà di interfacciarsi con gli uffici del settore in merito alle segnalazioni, agli orari, alle modalità di conferimento e a tutto quanto concerne la tematica specifica. News su cui i cittadini verranno informati anche attraverso la campagna di comunicazione “La città che vogliamo”, coi testimonial Pino e gli anticorpi, ovvero Michele e Stefano Manca, presenti stamattina.

Intanto vi è da risolvere la criticità di Scala Erre che, come ricordato dal dirigente del settore Ambiente Giovanni Pisoni, affiancato dalla responsabile del servizio Gestione dei rifiuti Deborah Manca, sta per esaurire le volumetrie in seguito ai vincoli della Regione. In attesa che riparta il termovalorizzatore di Tossilo o si prendano decisioni sul tema ci si chiede come si agirà a breve. «Una decisione va presa: non si potrà certo continuare a scavare fino alla Corsica», conclude Mascia.

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